Il leader di Pescara Futura, nonchè consigliere comunale, Carlo Masci si mostra perfettamente in sintonia con quanto sostenuto dall'amministrazione comunale al riguardo della "pedonalizzazione" di Corso Vittorio Emanuele, che in realtà sarebbe una "riqualificazione": "Purtroppo - afferma Masci - si continua a ciurlare nel manico e si fa finta di non capire, se è vero che si prosegue a polemizzare sul nulla. Si continua a non voler capire che stiamo parlando di un progetto di riqualificazione, al massimo di traffico limitato e non di pedonalizzazione. Un progetto strategico di riqualificazione con una strada di 8 metri a due corsie, con un percorso dedicato ai mezzi pubblici e ai residenti. Di questo stiamo parlando".
"C’è qualcuno - si chiede Masci - che è contrario all’intervento di riqualificazione? C’è qualcuno che preferisce avere marciapiedi stretti o respirare smog a tutto gas? Queste sono le domande giuste da porre ai residenti come ai commercianti, e noi conosciamo già le risposte, visto e considerato che abbiamo già vissuto i precedenti interventi di riqualificazione dell’intera zona centrale, dove le critiche iniziali si sono trasformate in consensi, da parte dei residenti come da parte dei commercianti".
Masci dunque sostiene che la giunta Mascia non ha "dubbi nel proseguire con convinzione a proporre e realizzare il progetto che può e deve abbinare una ripresa delle attività commerciali ricadenti lungo il Corso (oggi decisamente sottotono anche per ragioni economiche che vanno al di là della nostra città ) e rendere finalmente più vivibile un’altra ampia zona del centro cittadino. Questi contenuti sono alla base della riqualificazione di Corso Vittorio Emanuele. E’ questo il progetto. Marciapiedi per i pedoni e fascia per transito mezzi pubblici e residenti. Punto. Tutto il resto è polemica spicciola".
"Realizziamo il progetto e poi - propone Masci - facciamo scegliere ai cittadini cosa fare di quella fascia viabile, magari anche attraverso un mini referendum on line. Volete farci passarci tutte le macchine o solo quelle dei residenti ed i mezzi pubblici? Noi le risposte le conosciamo già . I cittadini sceglieranno la seconda ipotesi perché non c’è prezzo alla vivibilità e perché non causa danni al commercio. I parcheggi? Ma vivaddio, sono lì a venti metri. E ricordiamo come la strada che è nell’area di risulta garantirà il transito di passaggio senza produrre ulteriore smog".