“Ancora una volta è toccato ai cittadini scoprire e svelare un gravissimo problema ambientale, ovvero l’esistenza di una condotta fognaria del Comune che scarica direttamente nel fiume Pescara, e che, chiusa dai lavori del DK15 in corso sulla golena nord, ha determinato l’allagamento dei sotterranei del Comune stesso. Ancora una volta la giunta Alessandrini e il vicesindaco Del Vecchio erano a conoscenza della problematica ma, di nuovo, esattamente com’è accaduto per l’emergenza balneazione, hanno scelto di non dire nulla alla popolazione e di nascondere il fatto, puntualmente smascherato. Un comportamento omissivo che, oltre a sottolineare, per l’ennesima volta, l’inadeguatezza di chi pretende di amministrare il territorio, pone un problema di affidabilità dell’intera compagine di governo. Se dipendenti comunali e cittadini non avessero inoltrato a noi le proprie segnalazioni, sicuramente avrebbero continuato a lavorare tra feci, liquami di fogna e odori nauseabondi, ovvero in locali insalubri sui quali oggi devono obbligatoriamente intervenire la Asl nonché tutti gli Organi deputati a garantire la sicurezza e l’igienicità dei luoghi di lavoro”. Lo ha detto Armando Foschi, membro dell’Associazione ‘Pescara – Mi piace’, che ieri ha portato alla luce il problema dei liquami che hanno invaso i piani interrati del Palazzo comunale – sede ex Inps.
“Sono passati appena tre mesi dall’emergenza balneazione e di nuovo abbiamo pescato il vicesindaco con le mani nella marmellata – ha detto Foschi -. Nei giorni scorsi i locali interrati del palazzo comunale sono stati sommersi dai liquami di fogna e dalle feci, fuoriusciti dai tombini quando l’impianto di sollevamento è andato in sofferenza. Oggi scopriamo che il vicesindaco Del Vecchio con i tecnici ha subito scoperto le cause di quel disagio, ossia l’esistenza di una condotta abusiva comunale che, partendo dal palazzo ex Inps, sversava i liquami direttamente nel fiume, una condotta chiusa con la realizzazione della nuova linea del DK15 sulla golena nord, ma ovviamente si è ben guardato dall’informare la cittadinanza. Anzi, ha permesso che centinaia di dipendenti continuassero a lavorare nel palazzo, nonostante i miasmi che arrivavano dai sotterranei, senza dimenticare la proliferazione di insetti e di eventuali ratti. E, dopo giorni da quell’allagamento, l’assessore Del Vecchio con la giunta Alessandrini non si è neanche preoccupato di far bonificare almeno quegli spazi, ma ha abbandonato dipendenti e cittadini al degrado completo.
Oggi, dopo che abbiamo smascherato la sua ennesima omissione, se ne viene fresco fresco sventolando una piantina e confessando la grave problematica, solo che, anziché chiedere scusa a tutti coloro che hanno subito quel disagio, continua a ironizzare inopportunamente su chi ha aperto l’ennesimo vaso di Pandora, in sostanza la colpa è di chi ha portato alla luce il problema e non di chi, pur essendone a conoscenza, lo ha tenuto nascosto, e non ha ritenuto opportuno parlarne neanche durante la conferenza stampa nella quale la giunta Alessandrini ha pure sbandierato la convenzione stipulata con l’Arta per ‘dare la caccia a chi scarica abusivamente liquami di fogna nel fiume Pescara’! Pensavamo che dopo l’emergenza balneazione la giunta Alessandrini avesse imparato qualcosa, e invece ci accorgiamo che il lupo perde il pelo ma non il vizio. A questo punto – ha detto Foschi – chiediamo di conoscere esattamente qual è la situazione degli scarichi individuati lungo la golena nord nel corso dei lavori del DK15, quanti risultano abusivi, quanti sversano direttamente nel fiume e quanti appartengono al Comune di Pescara. Inoltre chiediamo l’immediata bonifica e igienizzazione degli spazi sotterranei del Palazzo comunale a tutela dei cittadini che vi lavorano o che vi si recano per qualunque incombenza, con l’intervento immediato degli Ispettori dell’Ufficio Igiene e Prevenzione ambientale della Asl, con la verifica da parte degli Organi competenti anche del rispetto delle norme inerenti la sicurezza sui luoghi di lavoro”.