Lo scultore leccese Alessandro Mangia, autore della Ninfa centrale della fontana che campeggia al centro della nuova Piazza Le Naiadi, è stato accolto in mattinata dall'assessore alla Cultura Giovanni Di Iacovo presso la fontana, completata la scorsa estate con l'apposizione della statua. L'architettura della fontana è a firma dell'ingegnere Simona D'Intino, il tema centrale nel 2014 era stato invece oggetto di un concorso di idee indetto dall'Amministrazione precedente in fase di completamento dell'opera, il bozzetto di Mangia è giunto primo fra quelli pervenuti al concorso.
"Ho studiato il bozzetto e ho voluto proporre una figura della mitologia classica – illustra Alessandro Mangia accanto alla sua opera - La fontana dove esprimere e raffigurare una figura mitologica che oltre a presiedere tutte le acque dolci della terra, aveva la facoltà di elargire fecondità e prosperità agli uomini. La figura delle Naiadi, personaggi che arrivano dalla mitologia, mi ha fatto pensare a una ninfa. L'ho immaginata leggiadra, mentre gioca con l'acqua che zampilla dalla fontana, disegnando una vera e propria danza durante la sua vita, lunghissima e piena di poteri, ma mortale. Il movimento e la vibrazione dell'acqua che zampilla mi hanno ispirato, uniti alla forma plastica della Ninfa, hanno creato il profilo di un'opera classicistica. L'opera è in bronzo, è alta 2,30 metri, l'esecuzione ha richiesto circa tre mesi di lavoro ed è collegata a tutto l'impianto della piazza: l'ingenere D'Intino ha realizzato un enorme Nautilus marino, un enorme e scenografico mollusco, con spirali concentriche in mezzo a cui si erge la Naiade, attorniata dalle acque che le fanno da contorno. Sono contento che questa figura si erga qui, a veglia di uno dei confini di questa bellissima riviera di cui Pescara è dotata, una passeggiata lunga e a contatto con il mare, arricchita da questa presenza mitica".
"Un'opera che si è conclusa nel passaggio fra un'amministrazione e l'altra – aggiunge l'assessore alla Cultura Giovanni Di Iacovo – Si tratta di un'opera commissionata da chi ci ha preceduto e che fino ad oggi, pur completata la scorsa estate, non aveva avuto una pubblica presentazione. Ci è sembrato giusto presentarla, cogliendo l'occasione della presenza dello scultore che l'ha realizzata in città ".