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L'associazione Pescara Mi Piace:" Chiediamo la sospensione delle cariche di sindaco e vice sindaco in attesa delle dimissioni"

La redazione
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“Il sindaco Alessandrini e il suo fido vicesindaco Del Vecchio non sono più evidentemente nelle condizioni di rappresentare la città di Pescara che hanno irrimediabilmente tradito, cercando di mentire maldestramente su un’ordinanza prima nascosta, poi rivelata, poi semplicemente falsificata nella data. Per tale ragione oggi chiediamo la sospensione immediata dalle rispettive cariche del sindaco e del vicesindaco, entrambi indagati per l’emergenza balneazione, in attesa delle rispettive dimissioni. Nel frattempo facciamo appello alla maggioranza di governo, a quei consiglieri che ignoravano, anche loro, tutta la menzogna costruita attorno all’ordinanza-fantasma del divieto di balneazione, facciamo appello alla loro coscienza affinchè prendano le distanze da chi ha mentito per tre mesi ai pescaresi e firmino, con le opposizioni, la mozione di sfiducia, ormai un atto irrinunciabile, mandando a casa un sindaco che ha dimostrato di non saper amministrare la città. In caso contrario sarà inevitabile pensare che anche loro fossero a conoscenza delle bugie raccontate dal sindaco Alessadrini, che pure hanno difeso in aula, durante la seduta straordinaria del Consiglio comunale, e verranno inevitabilmente travolti dall’uragano politico-amministrativo-giudiziario”. È quanto ha affermato Armando Foschi, portavoce di Fratelli d’Italia e membro dell’Associazione ‘Pescara – Mi piace’ in riferimento agli ultimi sviluppi dell’inchiesta giudiziaria aperta in seguito all’emergenza balneazione del 28 luglio scorso.
 

“Le notizie odierne – ha sottolineato Foschi – hanno semplicemente dato evidenza e conferma a quanto già sospettavamo da tre mesi: il sindaco Alessandrini ha mentito alla città. Ha omesso di informare la popolazione di un’emergenza di protezione civile in atto, ovvero di un inquinamento straordinario del mare causato dallo sversamento di 30milioni di litri di feci e liquami, ha omesso di ufficializzare il divieto di balneazione, ma, cosa grave, ha detto di aver firmato un’ordinanza il primo agosto, comunque nulla non avendola pubblicata, che invece ha redatto solo il 3 agosto, e che ha pure retrodatato, commettendo dunque un vero reato, falso in atto pubblico. Per tre mesi ha sostenuto la tesi dell’ordinanza fatta ma tenuta nascosta, ha tentato di farlo anche dinanzi al magistrato che però lo ha smascherato, costringendolo a confessare. Già questo ritengo sia più che sufficiente a giustificare le sue dimissioni, che avrebbe già dovuto presentare, per rispetto nei confronti dei cittadini, del territorio e delle Istituzioni ai quali sino a oggi ha mentito senza alcuno scrupolo. Nell’attesa che riesca a maturare tale decisione però credo sia opportuno che sia il sindaco che il suo vicesindaco, anche lui indagato sempre per l’emergenza balneazione, si sospendano dalle loro cariche e funzioni, rinunciando alle rispettive indennità, prendendo esempio, in questo, da un ex assessore della giunta Albore Mascia che, quando venne sottoposto a un procedimento di chiarezza da parte della magistratura, peraltro per ragioni personali che nulla avevano a che fare con la sua attività amministrativa, si autosospese dalla carica di assessore rinunciando, ovviamente, anche allo stipendio.

Nel frattempo – ha aggiunto Foschi - chiederemo anche l’intervento del viceprefetto vicario per conoscere le procedure da seguire in tale circostanza, per garantire comunque un governo alla città. Mentre ai consiglieri della maggioranza la città rivolge un accorato appello, quello di prendere le distanze da sindaco e vicesindaco, chiarendo se fossero o meno a conoscenza della menzogna inerente l’ordinanza-fantasma. In caso negativo, chiediamo agli stessi consiglieri di fare una scelta di buon senso, firmando già oggi la mozione di sfiducia nei confronti del sindaco presentata dai consiglieri di opposizione al fine di garantire il futuro della città”.


 

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