Il presidente del consorzio di Pescara Vecchia, Cristian Summa, racconta ai nostri microfoni il successo dell'Oktoberfest e risponde alle polemiche dell'associazione Pescara Mi Piace in seguito allo svolgimento della manifestazione. Armando Foschi, in un comunicato emesso nei giorni scorsi, ha polemizzato sull'uso improprio dei bagni chimici e il presunto sfratto dei mercatini.
"Inanzitutto, sono molto felice della riuscita del primo Oktoberfest svoltosi a Pescara- dichiara Summa- abbiamo portato prima in Abruzzo e nello specifico a Pescara persone da città vicine e anche da fuori regione. Ci sono state oltre 15.000 presenze durante le tre serate, durante le quali il pubblico è stato abbastanza eterogeneo: sia famiglie che giovani hanno aderito alla nostra iniziativa. Le persone hanno recepito che Pescara è una città per divertirsi, noi imprenditori di Pescara Vecchia ci abbiamo messo la faccia, i soldi, dato che non abbiamo ricevuto contributi pubblici e il lavoro. L'evento ha spopolato".
"Nessuno si aspettava questo enorme risultato. La nostra formula, quella del consorzio, ha vinto grazie alla alleanze stipulate tra noi impenditori e ha cambiato il volto di Pescara vecchia, che rappresenta l'enogastronomia, il bere pregiato e cosa non meno importate il rispetto delle regole. Soprattutto abbiamo reso Pescara Vecchia un motore di iniziative culturali, tant'è vero che abbiamo patrocinato, insieme al Comune, una mostra che si sta tenendo al Circolo Aternino di Silvana Abbruzzese, un'artista contemporanea, che tratta anche temi sociali importanti e rilevanti come la violenza sulle donne. Noi del consorzio stiamo lavorando a 360° su quella che è non solo la promozione del territorio in termini enogastronomici con prodotti di alta qualità ma anche con artisti locali e non dando spazio a iniziative culturali e di altro stampo.
"A tal proposito - prosegue ancora Summa - stiamo organizzando per l'8-9-10 ottobre in collaborazione con Slow Food, dei menù a tema, con 16 prodotti tipici. Il consorzio si sta muovendo su più fronti per dare slancio alla città di Pescara. Arrivano persone da fuori città e i turisti hanno bisogno di diverse attrattive; oltre a mangiare non è detto che non si fermino a soggiornare a Pescara consumando in bar, pizzerie, alberghi e quant'altro. L'Oktoberfest rispecchia questa filosofia e le foto scattate durante i tre giorni, sono testimonianza che ci stiamo muovendo bene".
Il tono di Cristian Summa si fa più aspro quando entriamo nel merito delle polemiche sollevate da Armando Foschi e Berardino Fiorilli, dell'Associazione Pescara Mi Piace, circa il presunto sfratto del mercatino di Piazza Garibaldi che l'Oktoberfest avrebbe causato e il degrado provocato dai bagni posizionati durante l'arco di tempo della manifestazione.
"Le foto usate nel comunicato di Foschi - dichiara Summa - sono tendenziose e false. Non rispecchiano la realtà dell'Oktoberfest, non è possibile che le persone che sono venute a divertirsi da noi abbiano usato quei bagni in quanto sono venute a usufruire dei nostri servizi all'interno dei locali. Inoltre quelle foto sono state scattate la mattina prima dell'inizio dell'evento vale a dire di giorno e non la sera. Non accetto critiche da persone che durante il loro mandato per il commercio e il turismo non hanno fatto per Pescara praticamente nulla, infatti non sono state rielette. Non accetto critiche da chi per parlare deve avvalersi di una sua Associazione, quella sui bagni chimici è una polemica assurda e triste. Berardino Fiorilli, nello specifico, in 5 anni ha passato tutte le deleghe e non è riuscito, che mi risulti, a portare a Pescara alcuna eccellenza".
"Per quanto concerne la polemica sul mercatino - continua Summa - io personalmente ho avuto due colloqui telefonici con De Angelis (il promotore dei mercatini ndr) e non è assolutamente vero che sono stati sfrattati. Nel primo colloquio mi aveva dato l'indisponibilità per l'ultimo giorno dell'Oktoberfest, vale a dire la domenica, nel secondo mi ha richiamato e mi ha dato la disponibilità a condividere Piazza Garibaldi anche per la domenica, dopo aver parlato con gli altri associati. Noi avremmo tolto le panche e loro si sarebbero messi con il mercatino sotto i gazebo, per poi andar via alle 18:30 che è il loro solito orario di chiusura; a questo punto noi avremmo iniziato la nostra festa. A conferma di questo c'e la stampa di due locandine dell'Oktoberfest, la prima che escludeva la domenica e la seconda che la contemplava dopo il suo ok. Non abbiamo chiesto soldi, è stato un accordo tra privati di collaborazione, in vista del fatto che quel giorno era anche prevista pioggia e loro si sarebbero messi sotto i gazebo. Poi all'improvviso, viste le condizioni meteo ottimali, il giorno d'inizio dell'Oktoberfest hanno cambiato idea, senza comunicarmi nulla".
"Non ci saremmo mai permessi di sfrattare nessuno, inoltre l'amministrazione comunale, ci tengo a precisarlo, non c'entra assolutamente nulla, è stato un accordo stipulato tra noi. Per concludere voglio ricordare che il bagno è stato usato da altre persone, non dai nostri clienti, in altri momenti della giornata e non la sera: è stato usato di giorno".