L’ANCRI di Pescara (Associazione Nazionale Insigniti dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana) ha organizzato, il 24 gennaio, un evento per la giornata che celebra il 228° anniversario della Bandiera Italiana dal 07/01/1797 al 07/01/2025.
A presentare l’evento Annamaria Di Rita, presidente Ancri Pescara, relatori Cav. Ermanno De Pompeis, conservatore del Museo Genti d’Abruzzo, e Graziano Fabrizi, docente referente nazionale del Premio Borsellino. La manifestazione celebrativa della Bandiera Italiana è stata dedicata al ricordo dei giudici Falcone e Borsellino.
Annamaria Di Rita ha aperto il cerimoniale con il canto, da parte di Chiara Cutilli, dell’Inno d’Italia preceduto dall’arrivo della Bandiera italiana portata da un alunno e un’alunna della scuola e da una bandiera, di grande dimensioni, portata da 12 ragazzi e ragazze dell’Istituto comprensivo 4.
Dopo il canto dell’Inno d’Italia, riposte le bandiere, è cominciata la giornata celebrativa con il ricordo dell’istituzione della bandiera e la presentazione dei relatori.
“La Giornata Nazionale della Bandiera – ha detto Annamaria Di Rita - è stata istituita 27 anni fa con la legge n. 871 del 31.12.1996, per ricordare la nascita del nostro Tricolore che quest’anno, il 7 gennaio, ha compiuto 228 anni (7/01/1797 – 07/01/2025).
Stamattina parleranno della storia della bandiera d’Italia, dei suoi colori, della sua importanza e della sua trasformazione negli anni. La bandiera d’Italia è il tricolore italiano: verde, bianco e rosso a tre bande verticali di eguali dimensioni così definita dall’art.12 della Costituzione Repubblicana Italiana, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica n.298 edizione straordinaria del 27.12.1947. Il Tricolore si festeggia ogni anno con le celebrazioni ufficiali presso il Palazzo del Quirinale e a Reggio nell’Emilia. Viene ricordata con molteplici eventi da parte delle Istituzioni in tutta Italia e anche da parte della nostra associazione ANCRI.
Il decoro della bandiera è importante, ma è frequente vedere su edifici pubblici bandiere logore, scolorite, strappate, sporche, male avvolte intorno all’asta, o posizionate male, nonostante le regole protocollari richiedano di assicurare il massimo decoro dovuto ad uno dei simboli dello Stato Democratico e Repubblicano sia per le pubbliche istituzioni sia se esposte da privati cittadini.
La nostra associazione degli Insigniti ha come finalità la promozione tra i giovani, senza tralasciare i meno giovani, dei principi fondanti, dei valori, dei simboli della Repubblica e della storia d’Italia.
L’ANCRI nazionale ha organizzato nei dieci anni della sua attività manifestazioni celebrative presso sale istituzionali del governo, ne cito una per tutte l’aula di Montecitorio, dove anche L’ANCRI PESCARA ha partecipato ed assistito al concerto della banda della polizia di stato.
Negli anni passati abbiamo celebrato la bandiera negli istituti scolastici: liceo scientifico L. Da Vinci, Istituto Tecnico Alessandrini di Montesilvano dove abbiamo regalato le bandiere dell’Italia e dell’Europa, Istituto Comprensivo 4, qui in Provincia più volte con la partecipazione degli studenti delle diverse scuole. Nell’evento del 2020 alla Provincia di Pescara abbiamo donato la bandiera d’Italia e quella Europea. Tutte le cerimonie sono state accompagnate e presenziate dalle autorità della città.
Ricordiamo, inoltre, che altro importante simbolo della nostra Italia è l’Inno d’Italia, tanto caro a noi italiani, composto nel 1847 dall’allora ventenne studente il patriota Goffredo Mameli genovese, e musicato da Michele Novaro altro ragazzo ventenne anch’esso genovese.
Prima di ascoltare le relazioni programmate, applaudiamo la pace proclamata nei territori di guerra con la speranza che sia duratura e difendiamo la pace perché è felicità, gioia, serenità mentre la guerra è dolore, distruzione e morte.
Osserviamo un minuto di silenzio per le vittime delle guerre, delle violenze, per i bambini uccisi, per i femminicidi e per tutti morti prigionieri nei campi di concentramento e per il giorno della memoria.
Mi rivolgo, ancora, agli studenti: fate attenzione cari ragazzi a quello che questa mattina sarà detto perché riguardano le nostre radici, la nostra storia, la storia d’Italia”.
Prima di passare la parola ai relatori, Annamaria Di Rita ha ringraziato gli amici della protezione civile e le autorità presenti: la vice Sindaca Maria Rita Carota, il comandante dell’esercito Tenente colonnello Franco Perduto e il tenete colonnello Luca Liberati, il comandante della direzione marittima Capitano di Vascello Fabrizio Giovannone e il Capitano di Vascello Antonio Prencipe, la docente Franca Berardi, Stefano Cutilli musicista e docente, le docenti Francesca Vicentini e Daniela Orlando con i ragazzi1 G della media Carducci e le docenti Concetta Dell’Osa e Caterina Pozzi con i ragazzi della 4 Eno sez. C dell’Istituto Alberghiero di Pescara.
Primo relatore Ermanno De Pompeis cavaliere della repubblica e conservatore dei servizi museali Genti d’Abruzzo. Il Museo delle Genti d’Abruzzo è collocato in via delle caserme, nei bagni borbonici del centro storico di Pescara, fu ideato e promosso da Claudio De Pompeis medico archeologo.
“Importante questa giornata – ha detto Ermanno De Pompeis - perché non celebriamo solo na bandiera che vediamo spesso anche in manifestazioni di vario genere.
C’è di più, c’è la storia della bandiera e che cosa significa e quale valore ha questo simbolo. Uguaglianza fratellanza e solidarietà sono il richiamo al nostro presente e al nostro futuro. Che cosa significa e perché è importante? Sicuramente per i valori fondamentali legati anche alla nostra costituzione. In particolare oggi ricordiamo Falcone e Borsellino e quindi ci riferiamo alla legalità e alla lotta contro tutte le mafie”
De Pompeis ha poi ricordato come giovani patrioti nel 1946 abbiano preso questo pezzo di stoffa a simbolo della Patria libera e egualitaria. Simbolo che già esisteva dal 1797 con i colori bianco rosso e verde allora con altri immagini centrali che si riferivano ai regnanti del tempo e ora libera a rappresentare l’Italia Repubblicana.
Graziano Fabrizi referente nazionale del Premio Borsellino ha parlato di quanto sia importante credere nella libertà e combattere tutte le mafie anche con piccoli ma significativi gesti quotidiani che i ragazzi possono compiere.
La libertà delle persone è legata indissolubilmente alla capacità di non farsi comandare da chi con la forza e il sopruso vuole imporre la propria volontà. Falcone e Borsellino furono sempre impegnati nella campagna contro tutte le mafie e queste non potendoli far tacere li uccisero. Ma il loro ricordo, le loro azioni e il sacrifico della propria vita e di quelle persone che erano intorno a loro deve essere sempre presente per creare una via di azioni positive che i giovani devono compiere. I giovani che non sono il futuro ma il presente della società con la loro capacità di comprendere e di agire per il bene comune.
Dopo le relazioni un gruppo di allievi dell’istituto comprensivo ha recitato un dialogo tra i due giudici Falcone e Borsellino, dal loro incontro all’abbraccio fraterno che li ha uniti nella lotta.
L’intensa mattinata si è conclusa con questa performance dei giovani studenti e con i saluti che la promotrice dell’evento Annamaria Di Rita ha fatto a tutti i presenti che in vario modo hanno partecipato.
“E’ un impegno morale da parte delle generazioni adulte parlare dei valori della nostra Costituzione Repubblicana e della storia d’Italia per far capire ai giovani l’importanza del rispetto della legalità della pace e della democrazia”.