Partecipa a Pescara News

Sei già registrato? Accedi

Password dimenticata? Recuperala

Diretta social di LNDC Animal Protection per raccontare ciò che avveniva nel canile Asl

Il 23 gennaio inizierà il processo che coinvolge due veterinari: si vuole raccontare quello che è emerso finora

Redazione
Condividi su:

Questa settimana, il 23 gennaio, partirà il processo a carico dei due veterinari della Asl di Pescara coinvolti nell'indagine scaturita dalla denuncia della sezione LNDC di Pescara. Le indagini sono durate circa due anni e, in questo tempo, i Carabinieri Forestali hanno potuto accertare una lunga serie di reati a carico in particolare di uno di questi due veterinari. Il tutto è partito dal caso di un lupo cecoslovacco di proprietà di un cittadino che i veterinari avevano deciso di uccidere senza aver prima accertato se fosse davvero pericoloso o meno. Il lupo è stato salvato dalla Sezione LNDC di Pescara, ma le indagini dei Carabinieri hanno permesso di evidenziare che il veterinario accusato avrebbe effettuato decine di altre eutanasie senza alcun motivo medico o comportamentale che giustificasse tali decisioni.

Con l'avvicinarsi dell'udienza preliminare, LNDC Animal Protection vuole raccontare a tutti i suoi sostenitori quello che succedeva nel canile sanitario della provincia di Pescara fino al momento in cui è stato posto sotto sequestro dai Carabinieri all'avvio delle indagini. Per questo, LNDC terrà una diretta streaming che sarà moderata dalla giornalista Francesca Ricci e che vedrà la partecipazione di Paola Canonico, presidente Sezione LNDC Pescara, Michele Pezone, responsabile Diritti Animali LNDC Animal Protection, e Rosario Fico, responsabile del Centro di Referenza Nazionale per la Medicina Forense Veterinaria. Sarà possibile seguire la diretta stasera a partire dalle ore 20.30 sui canali social dell'associazione (FacebookInstagramYouTube).

"Le mie origini sono abruzzesi, ho cominciato la mia attività di volontariato proprio nella provincia di Pescara e devo dire che purtroppo tutti sapevamo da sempre che le cose nel canile sanitario ASL non andavano come dovevano andare. Purtroppo è sempre stato impossibile avere le prove per sporgere denunce ben circostanziate fino a questo momento. Ora chiediamo solo che venga fatta giustizia per tutti gli animali che hanno perso la vita per mano di chi percepisce un lauto stipendio pubblico per difenderli e curarli", commenta Piera Rosati, presidente della LNDC Animal Protection. 

Condividi su:

Seguici su Facebook