Venerdì 30 agosto, nell'ambito della festa di Rifondazione Comunista del Circolo "R. Iezzi" a Manoppello Scalo (piazza Zambra), verrà effettuata una raccolta fondi per Gazzella, associazione senza fini di lucro che si occupa di assistenza, cura e riabilitazione dei bambini palestinesi feriti da armi da guerra, essenzialmente nel territorio di Gaza e soprattutto attraverso l'attivazione di adozioni a distanza dei bambini feriti.
Il nome Gazzella, Ghazala in arabo, è quello di una bambina di Hebron alla quale, nel novembre del 2000, allora quattordicenne, i soldati israeliani avevano sparato due pallottole in testa mentre tornava da scuola. Entrata in coma, fu operata e salvata dai medici dell’ospedale della sua città . Marisa Mesu e Marina Rossandra l’avevano vista mentre era in ospedale.
Al loro ritorno in Italia, hanno dato il suo nome alla rete di amici nata per soccorrere e curare i bambini palestinesi, che erano, come sono ancora oggi, primo bersaglio della macchina da guerra israeliana. Ghazala è stata la prima bambina palestinese ferita adottata dalla associazione Gazzella.