Comunicato stampa diramato dalla Sezione Italia Nostra "L. Gorgoni" di Pescara in merito alla distruzione di Viale Primo Vere perpetrata attraverso tagli continui ed ingiustificati di pini pluridecennali.
Nel viale protetto di Pescara, assaltato da un progetto che chiamano di riqualificazione, oggi è stato abbattuto un albero che, ironia della sorte o malafede degli uomini, nello stesso progetto era definito come “conservato”.
Il 5 gennaio un altro pino, tra quelli che si dovevano conservare, era caduto in viale Primo vere n.20, mostrando a tutti la dura realtà: le radici strappate e recise. Queste radici danneggiate ci raccontano una storia, e purtroppo anche quello che avverrà.
Gli abbattimenti dei lecci e delle tamerici di Viale Primo Vere sono stati fermati da un esposto della Sezione pescarese di Italia Nostra che ha dimostrato lo stato di salute di quegli alberi e il vincolo di legge che li tutela. Si stava agendo al di fuori delle autorizzazioni e delle procedure corrette pur di trovare spazio a delle postazioni per i parcheggi.
Ma il cantiere, che è andato avanti nelle lavorazioni con i suoi manufatti grigi le vasche di cemento, l’asfalto, le basi per i marciapiedi, ha danneggiato inesorabilmente le radici del pino che è caduto il 5 gennaio.
Oggi a poca distanza ne è stato abbattuto un altro al numero civico 14: l’indirizzo di un albero storico in meno. Siamo certi che ci diranno “era a pericolo di caduta”.
Così succede che vengano abbattuti anche gli alberi che erano segnati in progetto come “da salvare”: sono condannati dalle errate lavorazioni che proprio la nostra perizia agronomica denunciava.
Quanti alberi di quelli che siamo riusciti a salvare vedremo perire perché ruspe e benne hanno tagliato le loro radici e attaccato il loro spazio vitale?
Far avanzare un cantiere senza garantire le prescrizioni di legge come i Criteri Ambientali Minimi (CAM) prescritti per le Pubbliche Amministrazioni o il Regolamento del Verde che lo stesso Consiglio Comunale si è dato vuol dire una cosa sola: non c’è controllo e non c’è consapevolezza del proprio agire; si provocano i danni che poi portano all’impoverimento della città.
Distruggere il patrimonio pubblico di una città non può e non deve far parte dei compiti di un’amministrazione. Invece è proprio quello che sta accadendo.
Il Comitato Direttivo di Italia Nostra sezione L. Gorgoni – Pescara