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I cereali prodotti antichi nella cucina tradizionale e moderna

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Presso il ristorate Villa Briccone di Manoppello scalo, si è celebrata la Cena Ecumenica dell’Accademia Italiana della Cucina Delegazione Pescara Aternum.

La cena ecumenica è un evento rituale che si celebra ogni anno, il terzo giovedì del mese di ottobre, in tutte le delegazioni AIC nazionali e straniere per valorizzare prodotti della tradizione culinaria.

La prima cena ecumenica si tenne bel 2000 nell’anno del Giubileo con un piatto chiamato La zuppa del Contadino e da allora, ogni anno, si ripete l’incontro.

Quest’anno il Centro Studi Marenghi ha proposto come tema della cena Il riso, il mais e gli altri cereali (grano, farro, orzo, avena e segale) nella cucina tradizionale regionale.

Per la delegazione di Pescara la cena è stata organizzata nel menu dal Prof. Leonardo Seghetti coadiuvato dallo Chef Santino Strizzi, noto per la grande abilità gastronomica a cucinare il riso con la preparazione di gustosi risotti.

Il Delegato Giuseppe Di Giovacchino ha accolto i numerosi ospiti tra cui: il Sottosegretario di Stato al Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle foreste, Luigi D’Eramo, S.E il Prefetto di Pescara, dr. Giancarlo Di Vincenzo, il Consigliere Regionale, Vincenzo D’Incecco, il Consigliere regionale Antonio Blasioli, l’Avv. Marco Alessandrini, già Sindaco di Pescara, il Vice Comandante della Legione Carabinieri Abruzzo e Molise, il Generale di Brigata Pier Vittorio Romano, la  Dirigente scolastica dell’Istituto Comprensivo di Manoppello, Dr.ssa Maria De Sanctis e in rappresentanza del sindaco di Manoppello l’assessora Giulia De Lellis.

Attraverso delle slide proiettate, l’accademico Vincenzo D’Antuono ha illustrato scopo e obiettivi dell’Accademia Italiana della Cucina. 

Il Delegato, prima delle relazione dello Chef e del Simposiarca, ha dato la parola al sottosegretario all’agricoltura Luigi D’Eramo.

Il sottosegretario ha ricordato il ruolo dell’AIC che ha fatto e fa un lavoro molto importante per la promozione della cucina italiana in Europa e in tutto il Mondo. Importante, ha ribadito, anche l’obiettivo che bisogna porsi a fianco di numerose istituzioni per ridurre lo spreco alimentare, fenomeno intollerabile sotto i profili: ambientale, sociale e dell’etica nonché è la promozione della cucina del riuso sempre per evitare lo spreco alimentare e, ancora, la Dieta Mediterranea modello alimentare sano e sostenibile.

L’Abruzzo ha molte potenzialità e proprio dalla grande quantità e qualità dei prodotti agricoli può derivare un incremento notevole del turismo. I turisti e i visitatori amano certo guardare i monumenti e luoghi tradizionali, ma sono anche gratificati dal buon cibo e dal buon vino, elementi di cui la Regione Abruzzo è ricca.

Relatore della serata è stato lo Chef Santino Strizzi, mentre Simposiarca il Prof. Leonardo Seghetti.

Santino Strizzi, dato il tema della serata, ha parlato del riso e delle numerose qualità esistenti e di quello in commercio che non sempre corrisponde a quanto indicato sulla confezione.

In Abruzzo, ha detto Strizzi, si coltivava il riso, ma in maniera diversa, non con l’allagamento dei campi come nel nord Italia, ma solo con poche irrigazioni annuali. Le piantine nascevano e crescevano all’asciutto e la qualità era eccellente.

Il Prof. Leonardo Seghetti, simposiarca, studioso di prodotti della terra e dei processi produttivi alimentari, oltre ad aver illustrato il tema della cena ecumenica e del relativo menù, si è soffermato sul fatto che la tematica proposta va alla ricerca di una identità territoriale rurale, dove c'è il grande rispetto dell'evolversi delle stagioni e di conseguenza della stagionalità delle produzioni, ad eccezione dei cereali che possono essere consumati sempre nell'arco dell'anno e che possono, inoltre, essere utilizzati sia integri sia derivati come le farine.

Illustrando il menu della cena, Seghetti, ha sottolineato che è stato previsto il risotto alla milanese, rivisto da Santino, con un piccolo pezzo di ossobuco a simboleggiare la costituzione/fondazione dell'accademia avvenuta a Milano proprio mentre si degustava un tipico risotto del luogo. 

Il simposiaca, oltre a salutare il prof. Maurilio Di Giangregorio, ha ricordato figure importanti che hanno operato nel nostro territorio, come i compianti professori Michele Stanca, studioso di ordeicultura, e Antonio Montefredine chimico di chiara fama, costitutore della delegazione dell’Accademia a Pescara.

Dopo gli interessanti interventi dello Chef Santino Strizzi e del Simposiarca Leonardo Seghetti, la Delegazione Pescara Aternum ha celebrato questo importante appuntamento sia ricordando i 70 anni dalla costituzione dell'Accademia dal 1953, sia assegnando due premi: premio Giovanni Nuvoletti al giornalista Paolo Minnucci e premio Massimo Albertini all’azienda artigianale Di Donato di Pescara.

La serata è proseguita nella sala pranzo dove sono stati serviti piatti tipici abruzzesi preparati con i prodotti celebrati nella serata.

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