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La Casa Viola, accoglienza e benessere contro la violenza

Doni per l’accoglienza delle donne alla Casa Viola gestita dall’ANANKE di Pescara

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Accogliere le donne che hanno subito violenza è un fatto molto importante e l’ANANKE a Pescara ha organizzato una casa per fare ciò. Creare un luogo sicuro è importante e dare a questo luogo oggetti e arredi è senza dubbio una marcia in più per la serenità di chi sarà accolta avendo abbandonato un luogo insicuro e pericoloso per sé stessa e i propri figli.

Stamattina per dare quel qualcosa in più alle donne, che cercano serenità e sicurezza, il Service, organizzato dall'Officer New Voices della V-VI-VII Circoscrizione Maria Rosa De Fabritiis, in collaborazione con i Club della 6° Circoscrizione LC Pescara Host, LC Montesilvano, LC Pescara-Valpescara, LC Chieti I Marrucini, LC Chieti Host, LC Loreto Aprutino- Penne, LC Casoli-Valdisangro, LC Guardiagrele e i due Leo Club di Pescara e Chieti, ha portato biancheria per la Casa Viola che ospita le donne con i propri figli vittime di violenza.

Presenti alla manifestazione, oltre i Presidenti dei Club e numerosi soci, la Governatrice del Distretto 108A Francesca Ramicone, l'Assessore alle Politiche Sociali Adelchi Sulpizio e la Presidente dell'Associazione ANANKE Brunella Capisciotti.

Maria Rosa De Fabritiis, presentando l’evento, ha portato i saluti di Gabriela Angelica Rossani Office distrettuale per la 5 6 7 circoscrizione Programma Violenza contro le donne.

Importante è educare sia gli uomini sia le donne a non usare violenza e questo sin da piccoli,  come ha detto la Governatrice Ramicone, oggi le donne sono viste troppe volte come oggetti e non come persone da amare e rispettare. Troppi sono i simboli fallaci che seguono i giovani non comprendendo che il rispetto delle persone è la cosa più importante che esiste per lavorare, formare una famiglia e crescere dei figli. innumerevoli sono le storie di violenza che si verificano in Italia e troppe volte accadono per una cattiva interpretazione del ruolo di compagno di una donna alla quale non si concede la libertà di azione e soprattutto si baratta una violenza con un sentimento di amore. Brunella Capisciotti ha ribadito l’importanza di formare una rete tra tutte le associazioni e le persone che a vario modo si interessano del problema. Solo lavorando insieme, in rete, si può pensare di progredire ad eleminare la violenza educando gli abusanti uomini al completo rispetto della donna. 

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