“Un nuovo terremoto all’interno di Saga, la società che gestisce i servizi a terra dello scalo, rischia di agitare le acque natalizie all’aeroporto di Pescara: nel mirino della Ugl sono finiti gli errori nella turnazione degli operai commessi dalla dirigenza Saga, l’annunciata revisione del premio di produzione che potrebbe determinare una detrazione di 2mila euro l’anno sulle buste paga e il demansionamento degli operatori di mezzi complessi, che ha già determinato l’apertura di una vertenza. Il tutto mentre il Direttore non ha mai neanche pensato di tagliarsi lo stipendio per risparmiare sui costi e anzi, ora è finito sotto i riflettori degli stessi sindacati per l’utilizzo dell’auto di rappresentanza su cui hanno già chiesto chiarezza. È evidente che la gestione Saga continua a fare acqua da tutte le parti ed è fondamentale che, dopo che la stessa Magistratura ha aperto le sue indagini sui conti, l’Enac proceda con il Commissariamento della società, utile a salvare il nostro aeroporto”.
Lo ha detto Armando Foschi, esponente dell’Associazione ‘Pescara – Mi piace’, informato delle ultime problematiche dal Responsabile Ugl Trasporto Aereo Luciano Pantoni.
“Mentre guardiamo con timore alla chiusura dei conti di fine anno e alla lettura dei bilanci di gestione – ha sottolineato Foschi –, scoppiano nuovi bubboni nella gestione del personale Saga, come ampiamente previsto dopo la nomina dell’ennesimo ex dirigente Alitalia, tal Alberto Orlandini, come responsabile della riorganizzazione del personale, compito peraltro già affidato al Direttore della società. Già all’indomani della nomina i sindacati avevano espresso le preoccupazioni circa le voci che si rincorrevano lungo i corridoi sulle intenzioni del nuovo Dirigente, ovvero quelle di reperire risorse nell’ambito del contratto del personale, lasciando intendere la previsione di taglio del premio di produzione, flessibilità del personale operativo che potrà essere impiegato per più mansioni, aumento di un’ora di lavoro e congelamento dei passaggi di livello ai danni del personale, mentre non una parola è stata mai fatta dall’azienda sul taglio delle indennità dei vertici Saga che continuano a beneficiare dei propri vantaggi. E i risultati stanno rispettando le previsioni: il 6 dicembre scorso il Direttore Generale Luigi Ciarlini ha inviato una scarna comunicazione, appena 3 righe, inerente le ‘Attività di Rampa’ e ufficializzando che da quella data ‘l’impiego dei mezzi complessi, così come contrattualmente individuati, dovrà essere effettuato dal solo personale in possesso dei requisiti e del livello di attestazione previsto dal vigente Contratto Nazionale di Lavoro’. Tradotto: solo il personale dotato del quinto livello può operare con i mezzi complessi, escludendo decine di operatori di quarto livello che però fino al 5 dicembre hanno normalmente svolto la mansione con la piena consapevolezza della dirigenza, che piuttosto avrebbe dovuto provvedere a garantire i passaggi di livello. Ovviamente l’Ugl ha già aperto una vertenza che finirà dinanzi al Tribunale. Ma non basta: lo stesso Dirigente responsabile ‘alle relazioni industriali e al rapporto con i sindacati’, ex Alitalia, Orlandini ha annunciato nei giorni scorsi ai sindacati che, secondo i controlli da loro effettuati, bisogna predisporre un’opera di recupero su ogni turno lavorativo perché pare che tutti i lavoratori, per un calcolo sbagliato della stessa dirigenza, stiano lavorando un’ora in meno. Se confermata questa notizia sarebbe gravissima, perché vuol dire che sino a oggi la dirigenza Saga ha pagato al personale un’ora in più di quello che doveva percepire, il che, purtroppo, ci rende l’idea della professionalità dell’attuale dirigenza societaria. Senza dimenticare che, se i sindacati non dovessero accettare l’aumento della turnazione, la società ha già minacciato di passare ai recuperi coatti delle somme indebitamente versate sulle buste paga, e questo anche se la responsabilità dell’errore è della società stessa e non dei lavoratori. Infine la Saga ha annunciato il taglio del premio di produzione per gli operatori, che si tradurrà in 2mila euro in meno all’anno sugli stipendi del personale. Peccato che la spending review in Saga debba riguardare solo i lavoratori, mentre la società continua a fare le sue nomine dirigenziali, promozioni e nomine dirigenziali a contratto, senza dimenticare che il Direttore non ha tagliato di un euro il proprio stipendio e, anzi, i sindacati, hanno alzato l’attenzione sull’uso dell’auto aziendale proprio da parte del Direttore. Infine voci di corridoio – ha aggiunto Foschi – sostengono che i vertici stiano portando avanti, in gran silenzio, un discorso per la privatizzazione della società, che aprirebbe un mondo di incognite per i dipendenti, e, cosa ancor più grave, nell’ultima convocazione delle Rsa, la dirigenza ha volutamente escluso la Ugl, ovvero il sindacato che sta tenendo i riflettori puntati sulla gestione di una società in forti difficoltà. Ci chiediamo oggi se la Regione Abruzzo e il Governatore D’Alfonso siano a conoscenza di tale situazione o se aspettano l’ennesimo bilancio probabilmente in rosso per fingere sorpresa e continuare a erogare soldi in casse disastrate. E soprattutto torniamo a sollecitare l’Enac affinchè disponga il Commissiariamento della società prima che l’aeroporto di Pescara tracolli”.