L’amore in ogni forma ed espressione, questa essenza vitale trasuda nei versi delle poesie di Rita Cappellucci, autrice del libro SOLE DI MEZZANOTTE, che lei stessa ha presentato ieri pomeriggio a Pescara, presso il Mondadori Store di Corso Vittorio Emanuele. Persino nei testi dove il dolore e la tristezza la fanno da protagonisti, come nello struggente componimento dedicato ai caduti di Nassiriya, le parole cariche d’amore, che una madre dedica al figlio tragicamente ed eroicamente scomparso, finiscono per imporsi, quasi a voler sconfiggere la sofferenza per una morte tanto ingiusta quanto inaccettabile.
La lettura delle sue poesie ci apre una finestra sul suo mondo e su una vita segnata da molti dolori, che la scrittrice sembra quasi voler nascondere grazie alla sua ricerca quasi disperata dell’unico rimedio possibile: l’amore per l’appunto. Come quello che lei riversa su Elena, la sua prima nipotina, cui questo libro è dedicato e che, come ci ha raccontato, le ha indirettamente ispirato il titolo. Sua figlia chiamò la piccola Elena, appena nata, “sole splendente” e poiché venne al mondo poco dopo la mezzanotte … l’accostamento dei termini ne fu la quasi ovvia conseguenza.
L’armonia di questo emozionante incontro pomeridiano di fine agosto è stata resa tale anche grazie all’accompagnamento musicale, dal vivo, della bravissima Lina D’Orazio e della sua arpa:
Al termine della presentazione Rita Cappellucci ha risposto ad alcune domande dell’attento e preparato pubblico e, mentre uno spettatore le ha addirittura dedicato un breve componimento ispirato proprio dalla sua testimonianza, ci ha raccontato delle proprie radici abruzzesi, precisamente di Caramanico Terme, mai dimenticate, essendo lei stata costretta a emigrare fin da giovanissima in terra svizzera, dove proprio grazie all’amore per la lettura riuscì a sconfiggere la malinconia, figlia proprio della lontananza. In questo periodo è impegnata in svariati progetti tesi a favorire l’integrazione di chi, per scelta o per necessità, vive all’estero e necessita quindi di imparare una lingua sconosciuta e difficile quale soprattutto il tedesco. Per questo e per la sua opera di diffusione dell’italiano all’estero, ha di recente ricevuto l’Onorificenza di Cavaliere al Merito della Repubblica Italiana.
Fra i suoi prossimi impegni, cui da qualche tempo sta lavorando, ci piace porre l’accento sul progetto che prevede il rilancio fuori dai confini nazionali, della figura di Gabriele D’Annunzio. A lui è dedicata anche una delle poesie contenute nel libro presentato.