Dal 24 al 30 gennaio 2015 si può visitare, nei saloni del Circolo Aternino (Pescara, Piazza Garibaldi 51), una mostra di due giovani artisti di Grottaglie: Giorgio Di Palma (ceramista designer) e Dario Miale (fotografo). I locali dell'Aternino, di proprietà del Comune di Pescara, sono stati concessi dall'Assessore alla Cultura dott. Giovanni Di Iacovo.
La mostra verte, sostanzialmente, sulle arti applicate.
La manifestazione è stata organizzata dall'Associazione Culturale Nostrarte ( presidente arch. Sabrina Fornarola, direttore artistico arch. Carlo Formuso).
Il percorso espositivo, a cui è stato dato il titolo Made in Italy, si rifà all' operatività cinese svolta principalmente sul territorio italiano e ripercorre i sentieri calcati dall'arte popolare, dalle arti applicate e dall'artigianato.
Gli studiosi di artigianato e di arte popolare sanno quanto siano stati utili, a datare dal 1861, gli interessi del designer inglese William Morris verso il lavoro artigianale e le arti applicate. Si deve proprio a Morris e alle strutture inglesi dell’Arts and Crafts da lui promosse se i manufatti artigianali prodotti a cavallo tra Ottocento e Novecento assursero a dignità d’arte. Dal tardo Ottocento grandi manifatture e piccoli laboratori si sono dedicati all'arte applicata per soddisfare le richieste delle popolazioni socialmente avanzate.
Affiancarono Morris anche designer operanti in Francia, in Austria, in Germania e in Italia. In breve, il rinnovamento inglese si allargò a tutta l’Europa.
Dopo la Francia con la rivoluzione e con le attività svolte dalle fabbriche di Limoges e Sèvres, dopo l'Inghilterra con le manifatture vittoriane e con l'opera lungimirante di William Morris, dopo l'Austria con la Wiener Wercstaette, dopo la Germania con lo Iugentstile e la reale manifattura di Berlino e del Ninphenburg , dopo gli sviluppi italiani del Liberty e, soprattutto, dopo il Congresso di Firenze del 1929, si capì l''importanza culturale e sociale che svolgevano le opere degli artigiani e dei maestri che operavano nel campo delle arti applicate.
La mostra dell'Aternino si rifà proprio alle arti applicate. Sono esposte, infatti, ceramiche realizzate in serie limitate nelle quali le ornamentazioni non figurative sono date, soprattutto, dallo smalto intenso che cristallizza in alcuni punti, nonché fotografie in bianco e nero scattate negli interni ed esterni dei complessi operativi cinesi di Prato, di Pisa, di Osmannoro ( pianura del comune di Sesto Fiorentino), di Milano e di Roma.