E' come un canto a due voci, che fonde esperienze diverse e le unisce in un unico rapporto con l'interiorità . "Mnemo", la mostra che Carla Cerbaso e Francesco Iacovetti inaugurano sabato 25 novembre al Museo delle Genti d'Abruzzo, è il risultato di una ricerca, ambivalente e comune, che i due artisti portano avanti ormai da due anni. La fusione di forme espressive che nascono da pulsioni differenti, sia nella tecnica che nell'introspezione, regala al segno comune una personalità intensa e potente. Le opere realizzate con penne a sfera attualizzano uno stile ricercato, che contiene ed esalta il colore: architettura e poesia si stringono in una univocità originale ed eclettica. Perché architetto nasce Francesco Iacovetti, ultimo erede di una famiglia con una passione per l'arte e per la bellezza, e anima poetica è Carla Cerbaso, che in ogni rassegna propone una silloge dei suoi versi. Una contaminazione tra generi che è opportunità costante di guardare "oltre", che supera i confini che ognuno, come osservatore, si autoimpone.
"Attraverso la mostra 'Mnemo' e l'introduzione della realtà aumentata - scrive nelle note critiche Maria Gabriella Ciaffarini - Carla Cerbaso e Francesco Iacovetti, con il contributo di Manuel Dominioni, sembrano offrire uno strumento potente per stimolare la consapevolezza e la liberazione dalla confusione mentale. La capacità di sfidare le aspettative, riflettere sul passato e abbracciare nuove prospettive potrebbe aprire la strada a una rinascita creativa e a una comprensione più profonda di sé e del mondo circostante".
Sabato 25 novembre la mostra sarà inaugurata, nelle sale di via delle Caserme 24 a Pescara, alle ore 17,30 e resterà aperta fino a giovedì 14 dicembre con orario 9-13 dal lunedì al venerdì e 16-20 nelle giornate di sabato e domenica.