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"Le radici dell'identità", Ugo Cerasoli in mostra al Circolo Aternino

Redazione
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Aprira' i battenti domani, al circolo Aternino di piazza Garibaldi (ore 18), la mostra dedicata a Ugo Cerasoli, "Le radici dell'identità", voluta dal figlio dell'artista pescarese morto due anni fa e curata da Vincenzo Centorame, con il supporto della Provincia e del Comune di Pescara.

L'appuntamento e' stato annunciato oggi, in conferenza stampa, proprio da Giuseppe Cerasoli, da Centorame, dal vice presidente della Provincia Fabrizio Rapposelli e dall'assessore comunale alla Cultura, Giovanna Porcaro, che hanno sostenuto questo evento culturale. L'iniziativa mira a ricordare un artista significativo nella storia pescarese, che l'opinione pubblica ha imparato a conoscere attraverso le grandi tele presenti nella Sala Tinozzi (ex Sala dei Marmi) della Provincia di Pescara dove si svolgono le riunioni del Consiglio provinciale e innumerevoli manifestazioni pubbliche.

"La pittura di Ugo Cerasoli ha un forte significato identitario - ha fatto notare Centorame - e si ispira anche a modelli ben dichiarati che si ritrovano in opere con una spiccata natura 'corale' in cui sono, non a caso, rappresentati in un simposio ideale Picasso, De Chirico e, soprattutto, il coevo siciliano Renato Guttuso al quale dedica alcune opere di grande efficacia. Al circolo Aternino, tornato alla sua funzione originaria di 'motore' della cultura pescarese e punto di confronto alla ricerca della propria storia piu' autentica, saranno esposte anche alcune rare opere della sua fase ispirata alle radici della propria giovinezza a Bussi. Sono lavori di grande forza, caratterizzate da uno spirito verista e inoltre dotate di una energia decisamente di tipo espressionista".

"E' un'emozione particolare vedere realizzata questa mostra - ha detto il figlio di Cerasoli - e spero che la condividano i visitatori. Una occasione - ha aggiunto - per rivivere il messaggio di bellezza e di stupore che ha lasciato nelle sue opere, di amore per il bello e per l'arte".

Il catalogo, curato proprio dal figlio di Cerasoli, contiene anche il testo di un amico personale dell'artista, l'indimenticato scrittore Dino Buzzati, legato da un sincero vincolo di stima nei confronti del pittore nativo di Bussi. Non a caso Buzzati fu ospite, nella casa di Pescara, del pittore ed allaccio' con lui un rapporto di cordialita' durato anni.  

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