Domani, giovedì 20 ottobre, alle ore 12 presso la Sala d'Annunzio dell'Aurum si terrà una conferenza di presentazione alla stampa della mostra "Sguardi di pace lungo la rotta Adriatica, del convegno La terra ci è data in prestito dai nostri figli, e delle iniziative che uniscono Comune e Rete abruzzese di Adopt Srebrenica relativamente al progetto Progetto Adopt Srebrenica, a un anno del ventennale del genocidio subito dalla città bosniaca.Com'è noto, il progetto Adopt Srebrenica ha come capofila la Fondazione Alexander Langer di Bolzano e Tuzlanska, Amica di Tuzla. Vi aderiscono molte associazioni da tutta Italia.
Alla conferenza di inaugurazione oltre al sindaco Marco Alessandrini, al presidente del Consiglio Comunale Antonio Blasioli, all'assessore alla Cooperazione Internazionale Laura Di Pietro, il sottosegretario regionale Mario Mazzocca, parteciperanno i rappresentanti di tutte le associazioni abruzzesi coinvolte dal 2007 nella rete di Adopt Srebrenica ( Capofila Ass. Mila donnambiente, vari Comuni fra cui Cepagatti, Caramanico, Penne, oltre Pescara, Anci Abruzzo, Donne in Campo, Scienza Under 18, Emporio Primo Vere, Associazione Donne Vestine, Confluenza, Baobab, Olis , Arci Pescara, Facoltà di lingue).
Parteciperanno anche i fotografi Luciano D'Angelo, autore degli scatti della mostra e Andrea Rizza- italo croato, attuale co-responsabile del Progetto Adopt Srebrenica della Fondazione Langer.
Domani ci sarà anche una partecipazione speciale, al taglio del nastro, quella di Zijo Ribic, unico sopravvissuto e testimone dei fatti e dell'azione per la costruzione della memoria dal genocidio a oggi. Zijo è quel ragazzino rom che, a 7 anni (21 anni fa) rimasesolo ferito sotto i corpi dei familiari e dei componenti del suo villaggio tutti sterminati in un raid di miliziani serbi durante la guerra balcanica. Oggi testimonia la possibilità di farcela. Con lui ci sarà anche Nina Delalic, una giovane da poco laureata che appartiene al gruppo numeroso della diaspora bosniaca in Italia.