L'estensione della raccolta differenziata porta a porta, che ha già suscitato forti critiche e lamentele, torna ad accendere il dibattito nei giorni delle festività pasquali, quando è stato di fatto ultimato il ritiro di tutti i cassonetti dalle strade della città. Il consigliere comunale Paolo Sola (M5S), in collaborazione con l'Associazione Consumatori Utenti (ACU), ha promosso da tempo una petizione che ha raccolto oltre 2.000 firme in un mese e mezzo, e torna ad attaccare l’amministrazione Masci e la governance di Ambiente SpA per le modalità di imposizione di questo sistema. “La protesta non è contro la raccolta differenziata in sé, ma contro le modalità di attuazione del porta a porta, evidentemente inadeguate per le zone ad alta densità abitativa. I cittadini lamentano disagi significativi – commenta Sola - come la rimozione improvvisa dei cassonetti senza adeguata informazione e supporto, specialmente per le utenze fragili e anziane, così come il fatto che, oltre ai problemi, questo sistema porterà paradossalmente anche un aumento della TARI di 600.000 euro per il solo anno 2025”.
Ed è su questo aspetto che arriva anche la controreplica al presidente della Commissione Ambiente, Alessandro D'Alonzo (FdI), che nei giorni scorsi proprio su questo punto aveva accusato la minoranza di ostruzionismo e disinformazione.
“È sconcertante che il presidente della Commissione Ambiente minimizzi le preoccupazioni legittime di migliaia di cittadini - spiega Sola - bollando le critiche come ‘ostruzionismo non costruttivo’. Ed è altrettanto preoccupante che proprio lui, nel suo ruolo, non sappia che l’aumento di 600.000 € della TARI non è un dato campato in aria ma un fatto oggettivo indicato nel Piano Economico Finanziario approvato dal Consiglio Comunale nel 2024, sul finire della passata consiliatura proprio dopo i primi mesi di estensione del porta a porta nel quartiere Porta Nuova. In quella consiliatura D’Alonzo non c’era – incalza Sola – quindi sarebbe anche giustificabile, se solo però si fosse informato prima di parlare a sproposito, visto il suo ruolo di presidente della Commissione Ambiente che evidentemente lo spinge sempre a difendere l’indifendibile. E non è comunque a me o al Movimento 5 Stelle che dovrebbe rispondere, ma alle migliaia di cittadini che continuano a esprimere tutto il loro malcontento”.
Persone che “proprio in questi giorni di festività pasquali si sono ritrovate all'improvviso senza i cassonetti sotto casa, senza neppure essere informate dell'arrivo del porta a porta nella propria zona; utenze fragili e persone anziane catapultate in un sistema fatto di restrizioni e disagi senza alcun sostegno neppure per il ritiro di mastelli, buste e bustoni. Una situazione da terzo mondo che meriterebbe molto più della disinformazione e della superficialità dimostrate dal consigliere D'Alonzo nel commentare la vicenda. Vicenda che non fa che alimentare il malumore dei cittadini - conclude Sola - che continuano a firmare la nostra petizione, e che invitiamo tutti al Consiglio Comunale straordinario aperto al pubblico il prossimo 8 maggio alle 15:30, proprio sul tema della raccolta porta a porta. E’ ora che l’amministrazione ascolti davvero la città e agisca con responsabilità e competenza”.