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Già 2000 firme raccolte contro il porta a porta

Consiglio comunale straordinario aperto al pubblico sull'estensione del servizio in tutta la città, chiesto dal M5S e fissato per giovedì 8 maggio

Redazione
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La mobilitazione cresce e la protesta contro l'estensione del porta a porta in tutta la città si fa sentire sempre più forte. La petizione lanciata dall'ACU (Associazione Consumatori Utenti) e dal M5S contro l'estensione indiscriminata del sistema porta a porta ha ormai superato quota 2000 firme: un numero importante che testimonia un malcontento crescente, diffuso e impossibile da ignorare. 

"I cittadini sono contrari ad un sistema che semplicemente non funziona – commenta il capogruppo M5S Paolo Sola - che nei quartieri di Porta Nuova e Pescara sud ha già trasformato i marciapiedi in discariche improvvisate e sta creando disagi nel conferimento e sporcizia nelle strade. Alla rabbia di questi cittadini, si aggiunge ora la preoccupazione di migliaia di residenti del centro, che proprio in questi giorni stanno cominciando a scontrarsi con questo sistema inefficace e ormai superato, imposto ai cittadini senza pensare alle esigenze reali dei quartieri e alle utenze più fragili. E come se non bastasse, tutto questo farà esplodere la Tari con un aumento di 600.000 euro già per l'anno 2025. 

Ma ora – prosegue Sola  è il momento di alzare la voce tutti insieme, perché oltre a proseguire con la nostra raccolta firme, abbiamo ottenuto la convocazione di un Consiglio Comunale straordinario aperto al pubblico, grazie alla pressione della nostra coalizione di centrosinistra. Sarà un appuntamento decisivo per portare le testimonianze e le proposte dei cittadini direttamente in aula, giovedì 8 maggio alle ore 15:30. E qui lanciamo un appello chiaro e forte a tutta la cittadinanza: partecipate! Non restiamo a guardare mentre la nostra città viene soffocata da un sistema fallimentare".

Nel frattempo, quindi, la petizione proseguirà anche nei prossimi giorni, non solo per continuare a raccogliere il malcontento e la preoccupazione dei cittadini, ma anche per sottolineare che delle alternative ci sono, come proposto all'interno della petizione stessa.

"Chiariamo ancora una volta, infatti – prosegue Paolo Sola – che non siamo contro la raccolta differenziata, ma contro un sistema imposto con arroganza, senza efficienza, senza rispetto per i cittadini e per il decoro urbano. Situazione che è possibile correggere con soluzioni alternative, come il ripristino delle oasi ecologiche condominiali, ordinate e funzionali, e l'implementazione delle oasi informatizzate, accessibili 24 ore su 24 e solo ai residenti per limitare gli abbandoni. Insomma un sistema flessibile, calibrato quartiere per quartiere, che tenga conto di densità abitativa e caratteristiche delle diverse zone della città. L'8 maggio sarà un banco di prova per l'intera amministrazione – conclude Sola  per chi continua a calare dall'alto scelte assurde senza alcun confronto con la città, e per chi tra le file della maggioranza condivide le nostre stesse perplessità ma teme di esporsi. I cittadini porteranno in aula la loro verità, quella di una Pescara stanca di promesse e disservizi, ma che chiede con forza soluzioni concrete e rispetto".

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