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La cavalla di Sant’Eufemia è morta. Le associazioni denunciano i responsabili

Le associazioni si rivolgono alla Procura affinché vengano individuate le responsabilità di tutta questa situazione

Redazione
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Non c'è stato nulla da fare per salvare la povera cavalla che era rimasta agonizzante per giorni a Sant'Eufemia a Maiella, in provincia di Pescara. Appena appresa la notizia dai social di Enrico Rizzi, le associazioni LNDC Animal Protection, Progetto Islander e IHP Italian Horse Protection si erano attivate andando sul posto la sera del 15 agosto in compagnia dei Carabinieri. In seguito, oltre a fare diverse telefonate, avevano inviato una PEC alla ASL e ai Carabinieri chiedendo l'autorizzazione a intervenire in maniera più efficace con un veterinario specializzato per valutare il da farsi per salvare l'animale.

Dopo una giornata trascorsa invano a sollecitare e attendere risposte che non sono arrivate, nella serata del 16 agosto, le associazioni erano anche riuscite a convincere il proprietario a cedere la cavalla in modo da tentare di curarla ma era necessario l'intervento della ASL che è avvenuto la mattina successiva, oggi 17 agosto, e l'animale è purtroppo spirato davanti ai loro occhi. Da quanto appreso, sembrerebbe inoltre che il proprietario dell'animale non avesse effettuato la terapia prescritta dal suo veterinario. 

"Vogliamo andare a fondo di questa storia e capire esattamente cosa è successo, quindi sporgiamo denuncia auspicando che venga fatta la dovuta chiarezza su tutto. A partire dal comportamento del proprietario della cavalla e la sua presunta negligenza nel curarla, ma è necessario fare chiarezza anche sull'operato dei Carabinieri e della ASL veterinaria perché è palese che qualcosa nel sistema non ha funzionato come avrebbe dovuto. Perché non sono intervenuti i Carabinieri Forestali? Perché la ASL veterinaria non è intervenuta tempestivamente? Perché il proprietario non ha provveduto a far visitare nuovamente la cavalla se la cura prescritta dal suo veterinario, sempre che sia stata somministrata correttamente, non aveva alcun effetto? Perché la cavalla è dovuta morire tra atroci sofferenze senza ricevere l'adeguata assistenza? Vogliamo risposte per tutte queste domande e vogliamo che ognuno si assuma la responsabilità che gli compete per quanto accaduto. Ecco perché ci rivolgiamo alla Procura e attendiamo i risultati della necroscopia. Saremo in prima linea per cercare di dare giustizia a questo povero, ennesimo animale vittima della negligenza e dell'incuranza umana", affermano LNDC Animal Protection, Progetto Islander e IHP Italian Horse Protection.

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