L'albero 125 a Via del Santuario esiste e combatte assieme a noi.
Il Comune di Pescara prende l'ennesima topica sulla vicenda degli alberi.
Consigliamo ai politici coinvolti di andare a verificare di persona con i loro occhi. Basta contare, non c'entrano questioni "tecniche", per verificare le criticità .
Il tavolo di lunedì momento importante per cambiare modo di procedere.
L'albero che i tecnici del comune vorrebbero far magicamente sparire per far ridare i conti delle pianta tagliate a via del Santuario esiste. Sta magnificamente in vita e, ci viene da dire, lotta assieme a noi.
Il Coordinamento aveva segnalato con un dossier e prestandosi anche al contraddittorio sul campo con i giornalisti e con qualsiasi cittadino, consiglieri ed amministratori compresi, l'esistenza a Via del Santuario di 3 alberi tagliati diversi dalle indicazioni contenute nella relazione Rabottini, il n.123 (quello dell'ormai famoso civico 113), il n.130 e il n.139/141 (dipende se si conta scendendo o salendo; sì, stiamo a questo punto!).
Il Comune, invece di fare un sopralluogo congiunto, ha preferito per un po' gridare al complotto. Non abbiamo risposto preferendo leggere qualcosa di più ufficiale. Poi, ieri, ha finalmente proposto la soluzione al dilemma.
Le "spiegazioni" sono state di due tipi. L'albero 123, quello inequivocabile per posizione perché nella relazione c'era indicato il numero civico 113, sarebbe stato abbattuto per via di un aggravio delle condizioni dalla data di effettuazione dei rilievi di campo.
Ammessa e non concessa la bontà di tale "spiegazione" sulla quale cercheremo i documenti ufficiali attestanti le problematiche emerse, rimanevano da spiegare il taglio del n.130 e del n.139/141.
I tecnici del comune hanno affermato trattarsi sì di errore ma solo "materiale", la presenza di una riga in più nella tabella. Insomma, bisogna usare la famosa tecnica dello sbianchetto. Scriveva ieri il comune "La discrepanza c'è con l'albero n. 125 che per un errore materiale che tutti i tecnici possono commettere era senza specifiche relative alle caratteristiche, ma solo indicato nella progressione: ma è un errore materiale, non di sostanza, perché eliminando questa riga, tutta la tabella torna alla perfezione e con certezza non ci sono stati errori negli abbattimenti."
Siamo ormai quasi basiti per la facilità con cui il Comune riesce a farsi smentire. Il n.123 come detto è stato abbattuto e ciò che rimane a terra è un punto fermo incontestato. Più avanti ci sono i resti di un altro albero abbattuto, il 126, tagliato in maniera coerente con quanto richiesto dalla relazione. Pertanto sono due punti fermi, non contestati tra le parti. Tra 123 e 126 quanti numeri ci sono? Due, 124 e 125. Se si toglie la riga 125 come propone il comune, quanti numeri rimangono? Uno, il 124. Quindi basta andare su Via del Santuario per verificare. Se ha ragione il comune si trova un solo albero tra i resti del 123 e quelli del 126. Purtroppo per il comune ce ne sono due, il 124 e, appunto, il 125 che esiste, per sua fortuna, fino ovviamente ad un eventuale intervento "risolutore" del comune con un megasbianchetto trasparente (però poi avremmo problemi di sicurezza con i pedoni che sbatterebbero con l'albero). Alleghiamo le foto del 125 in gran salute, nonostante gli sforzi del comune per renderlo un ectoplasma.
Per chiarezza abbiamo preso l'estratto della relazione Rabottini e posizionato gli alberi con una foto presa stamattina.
Insomma, la riga 125 non si può certo "togliere". Tra l'altro facciamo sommessamente notare al comune, anche per evitare nuovi tentativi di spiegazione e successive e puntuali smentite, che comunque i conti per il taglio del n.141/139 non ridarebbero anche eliminando un'altra riga al posto della 125. Infatti se si parte dal basso verso monte dalla fermata dell'autobus, altro punto fermo incontrovertibile, la relazione indicava da tagliare il sesto albero mentre basta andare sul campo per verificare che hanno tagliato il quinto, come abbiamo già dimostrato (alleghiamo comunque una slide che spiega ancora una volta la questione in maniera inoppugnabile). Non ci sono neanche aiuole vecchie tra fermata dell'autobus e albero abbattuto.
Insomma, dura realtà , ma realtà .
Auspichiamo che su questa vicenda i decisori non si affidino completamente ad uffici che magari si sentono troppo coinvolti volendo, anche giustamente (almeno nella propria percezione), difendere il proprio operato. Per valutare questioni di congruenza tra relazione e realtà nel numero delle piante basta saper contare e magari fare un sopralluogo assieme come era stato concordato. Ribadiamo, tutti possiamo fare errori, il problema è intestardirsi.
La convocazione del tavolo tecnico di lunedì grazie all'intervento della Soprintendenza dopo le nostre osservazioni può essere utile per ammettere l'esistenza di troppe criticità nel modo con cui è stato portata avanti l'iniziativa finora. Bisogna fermare un'operazione con troppe ombre e attuare con disciplina e efficienza i normali protocolli operativi (a partire dal riconoscimento della specie prima della diagnosi) che vengono usati nelle città che affrontano normalmente queste problematiche per contemperare le esigenze di sicurezza con quelle della tutela del patrimonio verde della città .
Si allega la foto dell'albero 125 e la slide per la spiegazione sul taglio del 139/141.