Appare come una vera e propria farsa la convocazione di associazioni ed esperti questa mattina per il cosiddetto "tavolo verde" del Comune di Pescara. Due ore di discussione che sono servite soltanto a mettere i presenti di fronte a decisioni già prese, senza alcun reale confronto. Non a caso ad un punto i rappresentanti delle associazioni convocate hanno polemicamente abbandonato tutti insieme e in pieno accordo la sede municipale, constatato il fatto che il loro impegno a tutela e a salvaguardia del patrimonio verde della città era semplicemente ignorato dall'amministrazione municipale.
In pratica si è trattato di una presentazione verbale senza la consegna di alcun documento, meno che mai della Relazione Fitostatica in base alla quale il Comune di Pescara Servizio Verde Pubblico Parchi e Arredo Urbano ha condannato a morte un gran numero di alberi. "Non capiamo il senso di questa convocazione – dichiarano le associazioni - visto che tutto è stato deciso e da lunedì 29 agosto sarà avviata la procedura. Se si trattava solo di dare informazioni a senso unico e senza alcuna volontà di ascoltarci sarebbe bastato inviarci una mail. Invece il Comune ha voluto letteralmente prenderci in giro".
Le associazioni hanno più volte chiesto spiegazioni: che senso ha avuto convocare il tavolo di oggi, 26 agosto (con avviso via mail inviato appena tre giorni fa e senza alcun documento in allegato), se le proposte e le richieste formulate da mesi non sono state minimamente recepite e probabilmente neppure prese in considerazione?
Già dal 1 settembre 2015 il Comune di Pescara aveva avviato un "Affidamento", a firma del Responsabili di Settore e di Servizio, sul verifica del rischio, pericolosità e stabilità su 950 alberi nel territorio comunale di Pescara. Il 5 ottobre ( un mese dopo) veniva formalizzato l'incarico per il servizio a Agrofor Consulting con inizio dei lavori in data 9 dicembre 2015 (tre mesi dopo) mentre i rilievi diagnostici sono stati eseguiti a partire dal giorno 22 aprile 2016 (circa sei mesi dopo). Dopo altri 4 mesi, a fine agosto, ci si ricorda di informare i cittadini e le associazioni e si ritiene di non poter concedere neppure 15 giorni per l'esame dei documenti (che assurdamente non sono stati resi pubblici) e per la presentazione di eventuali proposte alternative. Si continua a dichiarare "pericolo imminente di caduta" di un gran numero di alberi ma il contratto stipulato nel settembre 2015, dettato proprio da una ( presunta) urgenza, non ha previsto neanche una data di consegna! Alla faccia del pericolo "imminente"! Mentre oggi si nega alle associazioni il tempo minimo necessario per leggere e valutare la relazione.
Un "tavolo verde" di tal fatta rappresenta semplicemente, appunto, una farsa della quale l'amministrazione si assume tutte le responsabilità .