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Andrea Cosentino al Florian Espace con Teatro d'Autore

Due gli spettacoli il 12 e 13 maggio 2017

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Florian Metateatro presenta per Teatro d’Autore un doppio appuntamento con due diversi spettacoli scritti diretti e interpretati da Andrea Cosentino, uno dei più brillanti autori/attori della sua generazione.

Dopo lo straordinario successo dello scorso anno torna a grande richiesta al Florian Espace un artista conosciuto e apprezzato a livello nazionale, che non dimentica le sue origini abruzzesi.

Due appuntamenti da non perdere per chi vuole divertirsi con intelligenza:

  • venerdì 12 ore 21 al Florian Espace con l’esilarante Not Here Not Now che contrappone teatro e performance a partire da Marina Abramovic
  • sabato 13 ore 21 al Florian Espace con il replicatissimo TeleMomò dove Andrea Cosentino con una singolare tecnica di teatro di animazione dà vita alla sua surreale televisione autarchica e che arriva finalmente in abruzzo.

Si consiglia di prenotare ai numeri 085 4224087 e 393 9350933

 

NOT HERE NOT NOW - Venerdì 12 maggio ore 21.00 - Florian Espace

Torna a grande richiesta, dopo il successo dello scorso anno, l’esilarante Not here not now di Andrea Cosentino, una delle figure più interessanti della nostra scena. In “Not here, not now” Cosentino approfondisce quel rapporto tra l’arte e la vita che è il suo reale campo d’indagine e ragiona – e ci fa ragionare – in modo straordinariamente intelligente sulle relazioni intercettabili tra performance, teatro ed esistenza umana. Il suo modo di operare è un modo giocoforza sghembo, rovesciato, comico. Un modo che accosta la cauta fisicità del mimo all’istrionismo dell’attore volutamente eccessivo, la sagace (auto)ironia del clown alla semplicità lirica della marionetta, le linee aperte del cabaret al racconto biografico della narrazione, il senso del ridicolo di Chaplin alla malinconia di Lecoq, la romanità di Petrolini alla prossemica burattinesca di Totò. Dietro tutto questo materiale si nasconde ovviamente lui, Cosentino. Con la sua storia di figlio e di padre. Con la sua tartassante indagine sul senso dell’essere artisti oggi. Un incontro/scontro da teatranti con la body art, il lazzo del clown che gioca con il martirio del corpo come testimonianza estrema. Marina Abramovic dice: il teatro, il cinema, l'arte sono limitate, essere spettatori non è un'esperienza. L'esperienza bisogna viverla. “Theatre is very simple: in theatre a knife is fake and the blood is ketchup. In performance art a knife is a knife and ketchup is blood.” 
Il resoconto di un'esperienza attiva con Marina Abramovic, capace di capovolgere il silenzio del pubblico in risate a ripetizione. Un assolo da stand up comedian con pupazzi parrucche martelli di gomma e nasi finti. E ketchup, naturalmente.

Dopo lo spettacolo per  Incontri a teatro  seguirà un colloquio con la compagnia a cura di Paolo Verlengia.  

Biglietti:  intero  € 10 ; ridotto € 8 ; professionale € 6 (per gli allievi delle scuole di teatro convenzionate). E' consigliata la prenotazione.

 


TELEMOMO’ - Sabato 13 maggio ore 21.00 - Florian Espace

Arriva invece per la prima volta a Pescara Telemomò, un’autentica dimostrazione di estro, di fantasia, ma soprattutto un modo per smitizzare, per prendere in giro la televisione e la sua programmazione. TELEMOMO’ è la seconda volta della televisione. O del tramonto di un elettrodomestico. E’ televisione a filiera corta, autarchica, ecologica e interattiva. E’ il disvelamento esilarante della povertà del linguaggio televisivo, con il suo bagaglio di campi e controcampi, primi piani espressivi e dettagli significativi, che viene mimato mediante la povertà materiale di un teatrino d’animazione artigianale. Un cavalletto sul quale è fissata la cornice bucata di una televisione, tanto basta per rappresentare sceneggiati, telegiornali, documentari e pubblicità. Il montaggio è il dentro-fuori di primi piani reali e bambole di plastica che “tribbolano” sbatacchiandosi, mezzibusti televisivi fatti di barbie senza gambe, e ancora parrucche, giocattoli, pezzi di corpo e brandelli di oggetti. Telemomò è anche il pulpito dal quale lanciare “autorevolmente” improbabili proclami politici e surreali analisi sociologiche. Se la televisione ha fatto l’Italia di oggi, di lì si dovrà passare per disfarla.

Nei panni dell’eclettico animatore di “TeleMomò”, il canale tv un pò anarchico ed alternativo, Andrea Cosentino spazia con battute pungenti da un programma all’altro, dall’intrattenimento, alla cultura, all’intervista, alla pubblicità. Nella pièce, quindi, ironia, risate, ribaltamento dei messaggi tv e personaggi stravaganti, tutti inventati e interpretati da Cosentino stesso: una vera “festa”, per il pubblico.

Biglietti:  intero  € 10 ; ridotto € 8 ; professionale € 6 (per gli allievi delle scuole di teatro convenzionate). E' consigliata la prenotazione.

 

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