Il Flaiano delle polemiche: AgorAbruzzo contro Tiboni, Marchegiani contro Mascia

Redazione
02/05/2013
Arte
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Non si placa la polemica intorno alla 40esima edizione del Premio Flaiano, che per la prima volta nella sua storia non si svolgerà al Cinema Teatro Massimo ma al Multiplex Arca. Confermata, però, la location del teatro d'Annunzio per quanto riguarda la cerimonia finale di premiazione. All'indomani di questa notizia, è scoppiata la bomba e ora sono tutti contro tutti.

«La cultura non può essere oggetto di ricatti né di aridi egoismi; la scelta del patron del Premio Flaiano, Edoardo Tiboni, di trasferire la kermesse culturale fuori dai confini comunali, sembra soltanto provocatoria e mira a mascherare evidentemente altri interessi», dice Alessandro D’Alonzo, consigliere di circoscrizione e membro del movimento politico “AgorAbruzzo”. «Crediamo - aggiunge D'Alonzo - che prima di lanciare ricatti o partorire sterili personalismi, oppure costruire a tavolino strumentalizzazioni politiche, sia necessario sedersi attorno a un tavolo e individuare una soluzione al problema. Sappiamo bene che oggi persiste un momento difficile per gli enti locali e per le associazioni culturali a causa dei tagli».

La consigliera comunale del Partito Democratico Paola Marchegiani, ex assessore alla cultura, se la prende invece con l'amministrazione di Pescara e con il sindaco Luigi Albore Mascia: «Esistono eventi storicamente presenti in una città, come il Festival Internazionale del Cinema dei Premi Flaiano, che contribuiscono a creare un'idea di cittadinanza - ha dichiarato - quel senso di appartenenza che solo la cultura può dare. Oggi più che mai la nostra città ha bisogno di pensiero, e l'amore per il pensare si costruisce con la cultura. Pescara è nelle brume e nella nebbia, ha perso il suo splendore per l'impotenza e l'inadeguatezza dell'amministrazione Mascia, e la perdita della rassegna cinematrografica dei Premi Flaiano è imperdonabile».

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