Il Consiglio della Camera di Commercio di Pescara ha approvato all'unanimità la delibera sull'accorpamento delle circoscrizioni territoriali delle Cciaa di Chieti e Pescara.
A livello nazionale, si tratta del primo provvedimento di questo tipo adottato con voto unanime. La Camera di Commercio di Pescara conta 42.296 imprese, quella di Chieti 53.727; con la fusione, che dovrebbe avvenire concretamente entro 18 mesi, si arriverà a 96.023 imprese.
"Oggi si volta pagina - ha dichiarato il presidente dell'Ente camerale pescarese, Daniele Becci - intendiamo dare un segnale forte, assumendo un impegno quanto mai importante a sostegno delle imprese del nostro territorio". Una grande Camera di Commercio, un territorio con estensione geografica ed una densità di popolazione tali da far assumere un peso considerevole a livello nazionale.
"Oggi si segna un passaggio molto importante - ha detto il sindaco di Pescara, Marco Alessandrini - ciò che è in ballo è l'idea di un' ampia Camera di Commercio capace di imporsi sullo scenario italiano."
Una sfida impegnativa la cui volontà è stata confermata anche da Silvio Di Lorenzo, presidente della CCIAA di Chieti. "La nostra Giunta camerale - ha dichiarato - ha deciso di fondersi con Pescara".
A sostenere il processo di fusione anche il presidente della Provincia di Pescara, Antonio Di Marco. "Ritengo che non si debba fare l'errore commesso in precedenza dalle Province. Credo nel grande senso di maturità che sta dimostrando la CCIAA di Pescara, con la quale mi complimento - ha commentato Di Marco - e rivolgo un incoraggiamento all'Ente di Chieti affinché si muova nella stessa direzione".
Pescara dà quindi il via libera votando all'unanimità. Ora la stessa delibera dovrà essere fatta dal consiglio camerale di Chieti ed accorpamento sarà.