Vi avevamo parlato giorni fa del progetto ex Duna, della rivendicazione della parcella dell'architetto Sonsini dal comune, architetto che si era occupato del progetto. Oggi ci sono pervenute le parole, la risposta dell'assessore ai Lavori pubblici Del Vecchio, che qui di seguito riportiamo nel comunicato.
"La rivendicazione dell'architetto Alessandro Sonsini, pur nel rispetto delle competenze professionali prestate in favore nel Comune di Pescara, desta perplessità per il modo in cui viene considerata urgente e prioritaria oggi, che non c'è più chi quell'incarico gli aveva affidato, rispetto a quanto succede per quelle decine di professionisti e decine e decine di imprese che, come lui, aspettano di essere pagati dal Comune.
Di cosa si tratta in sostanza: la parcella professionale dell'architetto Sonsini per la Duna, così come quella dell'architetto Michele Lepore per l'area di risulta, è ricompresa in quei 10 milioni di euro che giacciono presso la ragioneria del Comune di Pescara per impossibilità di pagamento, in quanto le somme hanno sforato il patto di stabilità 2014. Per cui non si dolga l'architetto per il ritardo di qualche mese accumulato, perché la sua fattura giace lì, insieme a tante altre da quasi un anno e ad esse si aggiungeranno quelle che devono ancora essere contabilizzate, tutto a causa della scellerata gestione fatta dall'amministrazione Mascia che, senza preoccuparsi di quanti pagamenti sarebbero maturati nel 2014 per restare entro il tetto di 13 milioni di euro previsto dal patto, ha conferito incarichi e messo in viaggio lavori che hanno invece maturato oltre 23 milioni di euro. Gioco forza, l'Amministrazione in carica ha dovuto rinviare tutte quelle prestazioni al 2015, quella dell'architetto Sonsini compresa.
Ma non è tutto così semplice come sembra. Anzi, perché nel 2015 si partirà individuando subito le spettanze prioritarie, questo per consentire il completamento di opere pubbliche iniziate e lasciate a metà perché non coperte e questo certamente anche con il rischio che altre imprese e altri professionisti, alla stregua di Sonsini, rivendichino quanto di loro spettanza. Un rischio che questa Amministrazione ha ben presente, anche per gli eventuali interessi che dovessero maturare le somme rivendicate e di cui ci premureremo di verificare le eventuali responsabilità.
Di questo sicuramente poco importa al professionista di cui si tratta, ma molto all'Amministrazione, che, fatta questa premessa, prenderà in carico anche le rimostranze e gli atti ingiuntivi del prestigioso architetto.
Di una cosa però dobbiamo ringraziare le imprese e i professionisti che vantano crediti verso il Comune di Pescara, ovvero aver pazientato nel 2014 e in parte del 2015, diversamente da chi freme, punta il dito e rivendica ora il rispetto del contratto sottoscritto con la precedente Amministrazione".