Comune di Pescara: richiesta di dissesto finanziario controllato

La risposta del sindaco al deficit di 26 milioni di euro nelle casse comunali

Elena Prizzi
11/12/2014
Attualità
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“Questo comune si avvia verso il percorso di procedura di riequilibrio finanziario pluriennale, come previsto dall’art. 243 bis del Testo Unico degli Enti Locali”. Così esordisce il sindaco Alessandrini in conferenza stampa, per rendere note le scelte finanziarie che il Consiglio Comunale si sta accingendo a compiere.
“Non ci sono alternative, se non questa procedura. Sarà necessario pertanto organizzare un piano di rientro. La precedente amministrazione, che ha allegramente usato i soldi pubblici, oggi ci descrive su numerosi manifesti come i Dracula, ma mi spiace dirlo_ continua il sindaco_ è  agli atti che dal marzo 2014 il sottoscritto aveva chiesto spiegazioni sui conti comunali, non ricevendo i documenti dal precedente sindaco. Un dato per tutti spegne ogni polemica: nel giungo 2009, nelle casse del comune c’erano 19 milioni di euro, nel giugno 2014 vi è uno scoperto di 26 milioni di euro.

Entro la fine dell’ anno quindi il Consiglio Comunale delibererà il dissesto controllato, delibera che verrà trasmessa alla Corte dei Conti ed al Ministro degli Interni.
Il Consiglio stesso poi, entro 60 gg, approverà un piano finanziario di riequilibrio finanziario di massimo 10 anni, come previsto dalla legge.
Le conseguenze immediate di questa scelta saranno: la sospensione delle azioni esecutive nei confronti del Comune, un taglio a più voci di spesa, a fronte della rinuncia da parte del sindaco e di tutta la Giunta del 20% dei propri stipendi e la rinuncia della figura del direttore generale. Le spese che verranno tagliate riguarderanno i servizi, per un taglio di cinque milioni e mezzo in tre anni, ovvero un milione ed ottocento mila euro all’anno; ed i trasferimenti con una riduzione di trecentonovanta mila euro all’anno, pari in tre anni a un milione e centosettanta mila euro.

Il comune al tempo stesso potrà contrarre nuovi mutui per debiti riconosciuti e pregressi o per spese di investimento.
Si ridurranno invece le spese del personale per le risorse decentrate, con una riduzione dell’organico.
Il settore cultura e museale dovranno essere riorganizzati per far fronte alle elevate spese di gestione,superiori al milione e duecentomila euro annui. Così anche il settore sociale e sportivo subiranno dei tagli con la decisa volontà però di salvaguardare i diritti dei cittadini. Si provvederà inoltre all’esternalizzazione dei servizi di gestione dello stadio Adriatico che ad oggi costa alle casse comunali un milione di euro all’anno.
Per il sindaco la manutenzione sarà la più grande opera pubblica.

è stato infine evidenziato che non ci saranno nuove tasse per i cittadini , perché si é arrivati già al limite massimo previsto dalla legge. Tale situazione di tassazione, consente però al Comune di accedere al fondo di rotazione per gli enti locali. Ovvero di ottenere 300€ per abitante all’anno, pari a 34 milioni di euro. Son soldi che lo Stato presta a comuni e che i comuni restituiscono negli anni senza interessi. Ogni sei mesi il Collegio dei Revisori manderà alla Corte dei Conti ed al Ministero delle Finanze un’accurata rendicontazione sull’utilizzo di questo fondo di rotazione da parte del comune.
Queste scelte finanziarie serviranno, per il sindaco, ad aiutare la ripresa dell’ente pubblico e a renderlo più stabile negli anni.

A sostenere i dati ed i numeri presentati dal primo cittadino, è intervenuta l’assessore al bilancio Sammassimo, che ha rendicontato le numerose voci di spesa e di controllo finanziario svolte in questi primi sei mesi e l’esigenza di richiedere il dissesto finanziario controllato. Essendo il bilancio comunale ingessato, nuove iniziative potranno essere finanziate solo grazie al reperimento di fondi extracomunali, come quelli europei e tramite l’intervento di privati pronti ad investire.
Invece i progetti approvati finora dalla Giunta Comunale, come l’abbattimento dell’ex Cofa e  la riqualificazione dell’area di risulta, continueranno il loro iter di lavoro.

Con questa prospettiva impegnativa, la Giunta si impegna a dare un futuro migliore alla città ed a risanarne i debiti.

 

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