Alle ore 17.00 del 6 Dicembre, presso la Sala Flaiano dell'AURUM, ci sarà il primo incontro, dedicato al periodo di storia abruzzese che va dall'inizio dell'Età del Metalli fino allo scontro con Roma.
Si tratta di un periodo storico che mi ha sempre affascinato e somiglia, nella mia fantasia, all'epoca fantastica di Conan il Barbaro: selvaggia e feroce, dominata dalla magia, ma anche sensuale e affascinante; governata dalle forze della natura, da un grande senso dell'onore e dal valore supremo della libertà. Un'epoca lontanissima nel tempo, che ancora oggi colpisce potentemente la nostra immaginazione con la maestosità dei resti enormi delle sue antiche città, dai nomi leggendari, che talvolta affiorano dal folto di boschi secolari.
Una terra fertile, dominata da fiere popolazioni di stirpe guerriera: questo era l'Abruzzo dei tempi antichi, la terra di "Viteliu", come la chiamavano i suoi abitanti. Ma dall'altra parte delle montagne, verso Occidente, cresceva una potenza votata alla conquista e all'egemonia: Roma. Da un certo punto della storia lo scontro tra le due civiltà fu inevitabile: un conflitto lungo secoli, selvaggio e sanguinoso, oppose i Figli della Lupa e i Figli del Toro Sacro, simbolo di Viteliu, la terra il cui nome era stato latinizzato in "Italia".
Dalle antiche cerimonie delle "Primavere Sacre", passando per le Guerre Sannitiche, fino alla terribile Guerra Sociale del I sec. a.C., un lungo viaggio attraverso la storia della nostra terra, nel remoto tempo in cui nacque il nome "Italia".