Dopo la presentazione ufficiale degli assessori del governo Alessandrini è iniziata la pioggia di critiche nei confronti del neo sindaco di Pescara sulla scelta della giovanissima Veronica Teodoro figlia del già noto politico Gianni Teodoro.
Esponenti politici dell'opposizione, il popolo di internet, le voci in giro per la strada e nei bar non reputano la giovane Veronica all'altezza delle deleghe affidatele (Patrimonio, Politiche giovanili, Associazionismo sociale, Rapporti con il mondo del volontariato, Agenda21 dedicata elle politiche giovanili e all’Europa, Marketing territoriale).
Due le principali critiche: chi contesta la sua giovane età e chi la sua nomina come figlia, ed esponente, della forza politica che fa capo al padre Gianni Teodoro.
Gianni Teodoro, è presente sullo scenario politico pescarese da quasi 20 anni: prima con Pace (centro-destra), poi con d'Alfonso (centro-sinistra) poi con Mascia (centro-destra) e ora con Alessandrini (centro-sinistra). Nei giorni scorsi c'è stata una lunga trattativa con Alessandrini e Teodoro sembrava non dovesse spuntarla, rinunciando all’incarico da assessore.
Su Facebook i commenti all'indirizzo del primo cittadino sono abbastanza espliciti: «Spero vi rendiate conto di quello che avete fatto, nominare assessore chi non merita assolutamente quel posto, senza fare nomi poiché sapete benissimo di chi si tratta, da candidato di centro-sinistra questa cosa la vedo assolutamente vergognosa ed inaccettabile...», «Caro Sindaco, da cittadino mi chiedo, come mai la lista Pescara Insieme Bene Comune Marco Alessandrini Sindaco non ha preso un assessorato??, forse temevano Antonio Di Girolamo?? La ringrazio anticipatamente per la risposta ed un grosso in bocca al lupo a lei ed il suo team».
La cittadinanza è divisa in tre: c'è una parte che si sente presa in giro, un'altra aspetta i fatti, la terza si complimenta per le scelte fatte.
Ciò che fa riflettere è che al centro di questo polverone ci sia una diciannovenne che "sconta" i diversi cambi di casacca dell'esperto genitore, prima ancora di poter dimostrare il proprio valore.
È giusto sottoporre una ragazza cosi giovane a tali attacchi mediatici? Che sia un'ipotetica vittima di ambizioni politiche personali o il grimaldello della lista paterna in Comune,
ciò che resta indiscutibile è che lei ora riveste un ruolo pubblico e politico: il dado è tratto, diamole modo di dimostrare ciò che vale. A ciascuno le responsabilità delle proprie azioni: elettori ed eletti.