“Con l’uscita dai dieci anni di predissesto ora, a differenza del passato, il Comune di Pescara può andare incontro alle richieste degli edicolanti: per il Comune le entrate derivanti dal canone unico patrimoniale versato dalle edicole non raggiungono i 30mila euro, e porteremo la richiesta del Fenagi nella sede opportuna, partendo dalla commissione Finanze del consiglio comunale che su nostra richiesta si sta già occupando della rivisitazione del canone unico patrimoniale. Credo che il Comune debba e possa fare la sua parte per fermare il declino delle edicole, che pagano più di tutti il prezzo della crisi dell’informazione cartacea e che per questo rischiano di lasciare per strada intere famiglie e far perdere a interi quartieri l’unico punto di riferimento culturale e a presidio della pluralità dell’informazione”.
Così in una nota il capogruppo del Pd in consiglio comunale, Piero Giampietro. “Dobbiamo impegnarci per l’ampliamento dei servizi offerti dalle edicole, riprendendo anche gli impegni assunti dal Comune e mai mantenuti, come quelli di poter erogare alcuni servizi pubblici presso le edicole. Ma se il punto di partenza è un intervento sul canone unico patrimoniale, si parta da qui visto che non si tratta di grandi sacrifici per le casse comunali e si tratta solo di manifestare una volontà politica che porteremo in Consiglio comunale”, conclude l'esponente Dem.