Sciopero nazionale Feltrinelli, a Pescara adesione al 90%

Per i dipendenti del punto vendita è “l'ennesimo tavolo saltato sul rinnovo integrativo”

Redazione
17/03/2025
Attualità
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Uno stato di agitazione a livello nazionale per gli oltre 1200 dipendenti della catena Feltrinelli e Finlibri con uno sciopero indetto per la giornata di oggi e che già registra adesioni massicce. A Pescara, in uno dei punti vendita più grandi in Abruzzo, adesione del 90%. A illustrare le motivazioni alcuni dipendenti sostenuti dai sindacati di categoria Filcams Cgil, Fisascat e Uiltucs. Francesca Del Grosso, Stefania Valentinuzzi, Vittorio Tommaselli e Stefania Martone tra i 9 degli 11 dipendenti che hanno aderito allo sciopero: "Parliamo dell'ennesimo tavolo saltato - spiega Francesca Del Grosso - e dell'indisponibilità dell'azienda a definire il rinnovo del Contratto Integrativo". 

In particolare, a provocare uno stallo nelle trattative, l'incremento del valore del buono pasto proposto dalla direzione aziendale che dai 5,30 euro del 2007 è disposta ad arrivare a 6.00 euro, quando la richiesta minima di aumento, tra l'altro proposta in un anno e non su tre come vorrebbe l'azienda, è di 1,50 e non di appena 70 centesimi. Altra questione la proposta datoriale sul premio di risultato, poco chiaro e non adeguatamente calibrato sull'impegno reale dei lavoratori: "Non possiamo accettare che il confronto si trascini senza reali passi avanti - si legge in una nota dei sindacati - la mobilitazione prosegue dunque con l'auspicio che Feltrinelli/Finlibri riveda la propria posizione e si renda disponibile a definire un accordo equo e dignitoso per lavoratrici e lavoratori".

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