La delegazione Pescara Aternum dell’Accademia italiana della Cucina, venerdì 20 settembre, ha organizzato un incontro conviviale dal titolo “Come il cambiamento climatico sta modificando la nostra cucina”.
“I cambiamenti climatici - ha detto il Delegato dott. Giuseppe Di Giovacchino - influiscono direttamente sulla salute umana e la capacità del nostro corpo di tollerare temperature estreme è limitata. Quando le temperature superano i 37 gradi centigradi i sistemi di termoregolazione, come la sudorazione, diventano inefficaci, esponendo le persone a gravi rischi per la salute. Inoltre, il cambiamento climatico sta influenzando la diffusione di malattie infettive, un tempo confinate solo nelle regioni tropicali e subtropicali (come la dengue), mentre incombe nelle nuove generazioni una crescente ansia climatica, verso la quale istruzione e formazione rischiano di risultare inefficaci.
Atri effetti dei cambiamenti climatici sono la diminuzione della disponibilità idrica e la perdita di biodiversità, ossia la grande varietà di animali, piante, funghi e microorganismi che, in relazione tra loro, creano un equilibrio fondamentale per la vita sulla Terra.
L’aumento della frequenza e dell’intensità di siccità, oltre a inondazioni, mareggiate ed eventi estremi può portare a notevoli interruzioni nelle catene di approvvigionamento alimentare attraverso fallimenti nei raccolti come il forte calo di produzione di mais e riso, oltre che danni alle infrastrutture.
In uno scenario già ad alta vulnerabilità e riscaldamento elevato, si prevede che fino a 183 milioni di persone in più diventeranno denutrite nei paesi a basso reddito a causa dei cambiamenti climatici entro il 2050. Queste carenze e questi effetti, unitamente alle situazioni geopolitiche complesse, potranno costringere intere comunità a migrazioni forzate.
Se poniamo poi l‘ attenzione alla nostra Italia, i danni per l’agricoltura legati agli eventi climatici estremi hanno superato nel 2023 i sei miliardi di euro. Pertanto, non dovremmo più pensare al cibo come una cosa scontata: avere un buon rapporto con gli alimenti, non sprecarli e soprattutto trattare meglio il pianeta sarà l’unico modo per garantire a tutti l’accesso al cibo, il più possibile sano”.
L’incontro si terrà presso il ristorante La Rotonda a Villanova di Cepagatti e relatore sul tema sarà il Piero Di Carlo, Professore ordinario di Fisica dell’atmosfera e Climatologia presso l’Università “G. D’Annunzio” di Chieti – Pescara.