Di Biase: "Sistemare lo smottamento sulla strada provinciale verso Roccacaramanico"

Il consigliere comunale interviene insieme al presidente dell'Associazione Roccacaramanico, Silvano Agostini

Redazione
03/09/2024
Politica
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Il consigliere comunale di Sant'Eufemia, Licio Di Biase (foto), e il presidente dell'Associazione Roccacaramanico, Silvano Agostini, chiedono l’urgente sistemazione dello smottamento “che ormai da quasi un anno si è determinato nella strada provinciale che dal bivio risale e conduce al borgo di Roccacaramanico; i lavori infatti dovrebbero concludersi prima del prossimo inverno in quanto, vi è il sussistente rischio della chiusura della strada in caso di neve per le difficoltà e l’impossibilità di operare con un mezzo spazzaneve. Si fa presente che a Roccacaramanico ci sono residenti tutto l’anno e sono diverse le attività economiche ben avviate”.

Inoltre “negli ultimi anni si è sviluppato progressivamente un eccessivo e irrispettoso transito di moto di grande cilindrata soprattutto nel periodo estivo. In particolare, nel tratto dove la carreggiata è ristretta, ovverosia da Sant'Eufemia a Maiella fino al bivio di Roccacaramanico e successivamente verso Passo San Leonardo, sono continui i pericoli e le gravi inosservanze per il tipo di conduzione e l’elevata velocità che le moto singolarmente e soprattutto in gruppo, creano alla circolazione non permettendo il transito in sicurezza e determinando continui pericoli”.

Si sollecita pertanto "un deciso intervento di regolamentazione per bloccare o quanto meno regolarizzare e limitare le modalità flusso di questo assurdo andirivieni delle moto". Infine “nel periodo estivo, nei giorni cruciali di notevole afflusso turistico, si rende necessaria una limitazione degli accessi giornalieri con autoveicoli e camper al borgo di Roccacaramanico in quanto il “sistema paese” non riesce a reggere l'assalto dei turisti irrispettosi e dei vari curiosi “mordi e fuggi”. Per questo problema sono possibili diverse e differenziate soluzioni simili a quelle che si stanno adottando in molti altri piccoli o grandi centri urbani”, concludono Di Biase e Agostini.

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