Montesilvano, comitato Saline.Marina.PP1 contro il progetto di via D'Andrea: "Sbagliato e pericoloso"

L'architetto Giuseppe Di Giampietro critica il progetto di riqualificazione dello spartitraffico centrale

Redazione
26/05/2024
Territorio
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L'architetto Giuseppe Di Giampietro, del comitato Saline.Marina.PP1 Montesilvano, critica il progetto di riqualificazione dello spartitraffico centrale di via Alberto D'Andrea, a Montesilvano, che “è piovuto all'improvviso dall'alto, dopo anni di incuria”: “Il quartiere PP1, ossia del piano particolareggiato n. 1, del 1996, in zona alberghi palacongressi, per 5.000-7.000 abitanti, voluto dal costruttore Michele D'Andrea (al cui figlio architetto, morto prematuramente è dedicato il viale) è stato costruito su progetto di Riccardo Bofill, architetto catalano padre della Barcellona delle Olimpiadi 1992, firmato dall'architetto Canale dell'UTC della città”, ripercorre Di Giampietro. 

"Il disegno del quartiere era organizzato su un boulevard di 30 metri, dalla stazione-centro città al mare, corso Strasburgo, e da un "paseo" (passeggiata pedonale alberata) ad essa ortogonale, verso il fiume, viale D'Andrea. All'intersezione tra i due viali ci sarà la grande piazza Germania. Il quartiere è incompleto, fermo da quasi 20 anni. Ma quello che c'era, tra cui il monumentale "paseo" D'Andrea, viene ora distrutto, perdendo il disegno del viale, per realizzare dei giardinetti condominiali e un teatrino nel posto sbagliato".

La creazione di “micro giardinetti condominiali nel parterre centrale”, però, "frammenta lo spazio perdendo il disegno del viale alberato. Le sabbiere, "originali" in una città che ha la spiaggia a poche centinaia di metri, rischiano di diventare ricettacolo di ogni tipo di rifiuti. Lo spazio appare come un catalogò  di apparecchiature outdoor, che rischiano la rapida obsolescenza, senza manutenzione e controllo.  Il teatrino da 200 posti è inutile per gli spettacoli estivi da migliaia di persone, posto presso uno svincolo stradale. Nessuna indicazione viene data per la grande isola di rotazione ai piedi del ponte Delli Castelli sul fiume Saline", evidenzia Di Giampietro.

Inoltre “mancano indicazioni per piste ciclabili, per il tracciato e le fermare del TPL filovia, per l'attraversamento pedonale sicuro della via Alberto D'Andrea e, soprattutto, si chiude una carreggiata del viale (dal ponte verso via Aldo Moro, creando un grave pericolo per la sicurezza stradale, convogliando il traffico di uscita dal ponte su un incrocio pericoloso quale quelli di via Moro-Inghilterra, in curva, a 4 bracci, con traffico veloce, senza terza corsia di accelerazione". 

Il 21 maggio, ricorda Di Giampietro, si è tenuto nel quartiere un dibattito pubblico sul progetto in presenza del candidato sindaco della città Fabrizio D'Addazio. Si sono discusse critiche e proposte. Di Giampietro invita “a rivedere le scelte progettuali, in collaborazione con i progettisti esponenti  del quartiere, per un progetto coerente con il disegno urbano originario, con verde e alberate, trattamento monumentale e continuità dello spazio pubblico sull'asse da via Lussemburgo e futura piazza Germania, alla rotonda sul fiume, terminale del ponte Delli Castelli”. 

Si diffidano infine responsabili, progettista e decisori “dall'adottare soluzioni inutili e pericolose, quali la chiusura del ramo di via D'Andrea di ritorno tra il ponte e via A. Moro, molto più sicura per l'immissione sulla via A. Moro della pericolosa intersezione con via Inghilterra verso la quale si intende concentrare il traffico., Si invita altresì ad avviare, con urgenza un  PUT particolareggiato del quartiere PP1, all'interno del PUMS di Nuova Pescara, che affronti i temi del percorso e fermata della filovia TPL, delle piste ciclabili, della continuità di spazi e  percorsi pedonali, della moderazione del traffico e Zone 30, della grande viabilità dell'asse attrezzato Nord e nuovo tracciato dell'A14 a 3 corsie”, conclude Di Giampietro.

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