Ennesimo boccone amaro per i tifosi del Delfino, che hanno dovuto assistere alla promozione in serie B del Cesena, facendo da spalla ai romagnoli. Sembrava una gara scontata fin dall’inizio, con lo stadio in festa e pronto a celebrare il ritorno nel calcio che conta, ma l’undici schierato da Cascione ha saputo tenere testa per quasi tutta la partita ai giocatori di casa, forse scesi in campo un po’ contratti per l’obiettivo ormai a portata di mano da raggiungere a tutti i costi e costretti a non deludere i propri supporters. Purtroppo a metà della ripresa proprio il biancazzurro migliore in campo fino a quel momento, ovvero il giovane Matteo Dagasso, ha dovuto abbandonare il terreno di gioco per crampi e al suo posto l’inesperto trainer del Pescara anziché inserire Antonino De Marco, come tutti si aspettavano, gli ha preferito l’ex cesenate Simone Franchini, che in pratica ha deciso la gara in favore della sua vecchia squadra. Subito si è fatto ammonire per un inspiegabile quanto plateale fallo a centrocampo, condizionando così fin dall’inizio la sua prestazione, ma soprattutto atterrando un avversario a pochi minuti dal termine proprio sulla mattonella preferita dall’assist man del girone, Daniele Donnarumma, il quale non si è fatto pregare, pennellando sulla testa di Edoardo Pierozzi una precisa punizione dal lato sinistro del campo che ha insaccato la porta dell’incolpevole Alessandro Plizzari, entrando così nella storia del calcio cesenate per l’eternità.
Certo siamo qui a commentare qualcosa di inutile, giacché il pareggio non avrebbe modificato di molto lo stato delle cose. Il Gubbio aveva già vinto la sua partita, portandosi a + 6 dal Delfino e rendendo, di fatto, inavvicinabile il quinto posto. L’unico obiettivo, superfluo quanto fastidioso, rimane pertanto la difesa del sesto, a quattro gare dal termine. Insomma come al solito ci troviamo a dover raccattare le briciole, mentre i soliti giornalisti ormai ben conosciuti e famigerati, non trovano di meglio che osannare gli ipotetici miglioramenti della squadra, rispetto al precedente periodo Bucaro. Di questo passo magari la prossima stagione ci troveremo a dover festeggiare la salvezza o addirittura una vittoria ai play out per evitare la serie D? Sinceramente più che produrre rabbia alcuni di questi pseudo calciofili inizia a fare quasi tenerezza, se non fosse che c’è ancora chi segue le loro trasmissioni come se rappresentassero l’unico modo per restare attaccati alla propria squadra del cuore. Trattasi di una sorta di Sindrome di Stoccolma, ovvero quello stato psicologico che induce le vittime (in questo caso i poveri tifosi che ancora li considerano) a produrre sentimenti positivi e di stima nei loro confronti.
Nel frattempo, dopo la cordata americana, il nuovo virtuale acquirente della società si è palesato nel presidente del Grosseto, tale Giovanni Lamioni. Chissà chi o cosa uscirà la prossima settimana, magari approfittando della sorpresa pasquale? Non terremo, invece, in considerazione, il compratore odierno, sicuramente frutto di un vero pesce d’aprile, almeno stavolta giustificato, quindi. La questione relativa alla vendita da parte di Daniele Sebastiani, se non fosse tragica, vista la situazione, almeno dall’esterno potrebbe risultare comica, se nonché i tifosi sono davvero stufi di queste continue prese per i fondelli, che uniscono al danno di aver smarrito forse per sempre il calcio che meriterebbero, alla beffa di doversi sorbire questi continui rumors senza reali fondamenti.
Prossimo appuntamento con il calcio più o meno giocato, lunedì prossimo, alle ore 20:45, con la Virtus Entella, allo Stadio Adriatico.