Giovani Democratici: "De Martinis si spoglia delle sue competenze, tutelare il diritto allo studio"

L'intervento di Federico Proterra e Silvia Sbaraglia, presidente e segretaria provinciali di Pescara

Redazione
27/03/2024
Politica
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"In un documento di tredici righe si rende ancora una volta palese l'incapacità e l'assenza di una strategia sul diritto allo studio da parte dell'amministrazione di centrodestra della Provincia di Pescara". E' quanto affermano i Giovani Democratici Federico Proterra e Silvia Sbaraglia, presidente e segretaria provinciali di Pescara.

“Il messaggio è chiaro, la Provincia si spoglia di una delle competenze amministrative più importanti, cioè l'edilizia scolastica. La lettera inviata a tutti i dirigenti scolastici il 18 marzo reca testualmente: “Si invitano i Dirigenti in indirizzo, qualora il numero degli studenti abbia subito un incremento, ad ipotizzare soluzioni organizzative e didattiche alternative da porre in essere in previsione dell’avvio dell’A.S. 2024/2025”. Gli istituti scolastici si troveranno dunque soli a gestire delle problematiche senza avere né disponibilità finanziarie né l'organizzazione precipua per poter mettere in campo soluzioni alternative. Questa resa da parte della Provincia presieduta dal Sindaco di Montesilvano, Ottavio De Martinis, si pone in continuità con l'abbattimento di ogni occasione di generare opportunità di miglioramento didattico nel territorio, come fece il suo predecessore", proseguono i Giovani Democratici.

"Oggi, come allora, chiediamo al centrodestra provinciale perché insistere scelleratamente per l'abbattimento irragionevole del Liceo "G. Marconi" di Pescara (ancora incompleta la ricostruzione e con sedi ancora dislocate ed in affitto) per poi negare qualche anno dopo la disponibilità a stipulare contratti di affitto in sostituzione della sede attualmente indisponibile? Quando finiranno i lavori presso altre strutture scolastiche? Ad oggi l'unica risposta data agli atti è la volontà di eliminare più presidi scolastici possibile con ogni mezzo, dall'abbattimento integrale, all'accorpamento con la scusa del dimensionamento scolastico passando alla rinuncia totale ad aiutare le scuole a trovare sedi secondarie", concludono Sbaraglia e Proterra.

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