Pescara la provincia più virtuosa: oltre un autocarro su cinque è Euro 6

La provincia pescarese registra la percentuale più alta di mezzi per il trasporto merci sotto i 10 anni di età

redazione
19/07/2023
Attualità
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Continental ha realizzato anche quest’anno l’Osservatorio sui macro-trend del mercato dei veicoli pesanti per il trasporto di merci e persone, giunto alla sua terza edizione. Lo studio fotografa lo stato del settore in Italia e in Abruzzo nel 2022, dopo un 2021 caratterizzato da una significativa ripresa dalla crisi causata dal Covid-19, e prova a tracciare la direzione verso la quale questo comparto si sta dirigendo, attraverso l’analisi dei dati sulle immatricolazioni, i tipi di alimentazione, l’anzianità e la categoria euro[1].

In questo contesto la provincia di Pescara presenta un panorama abbastanza in linea con le altre province abruzzesi ma con qualche dato interessante.

Immatricolazioni di mezzi pesanti in calo nella Provincia di Pescara

Le immatricolazioni dei mezzi pesanti per il trasporto merci in Italia nel 2022 hanno registrato un calo del 6,4% rispetto al 2021, con solo 21.524 nuovi mezzi. L’Abruzzo segue il trend nazionale, anche se la situazione è più marcata: la regione, infatti, segna un calo del 20,6% con solo 477 nuove targhe rispetto alle 670 dell’anno precedente. La Provincia di Pescara registra un calo nel numero di immatricolazioni nel 2022 rispetto al 2021 del 24,9%, corrispondente all’indice maggiore in regione con 136 nuovi mezzi.

Anche il settore nazionale del trasporto persone mostra segnali di decrescita (-10,5%), con 3.728 mezzi immatricolati nel 2022 a fronte dei 4.166 del 2021, e un simile scenario si riscontra anche a livello locale. Il panorama in Abruzzo cambia decisamente: la regione chiude con -64,2% e 44 nuovi veicoli. In questo scenario spicca la Provincia di Pescara che vede 9 nuove immatricolazioni nel 2022, un dato contenuto ma rilevante considerando che nel 2021 non si erano registrate nuove targhe.

Alimentazione: nella Provincia di Pescara nessun autobus a benzina, 96% vanno a gasolio e solo un timido 2% è elettrico

Per quanto concerne l’alimentazione, la situazione nazionale del parco circolante per il settore trasporto merci nel 2022 rimane pressoché invariata rispetto all’anno precedente. Il gasolio continua ad essere predominante (90,8%) seguito da benzina e metano (rispettivamente al 4,6% e 2,2%). Si nota una crescita, seppur timida, dell’alimentazione combinata benzina e gas liquido, che segna un lievissimo aumento (1,4% rispetto a 1,3%), così come elettrici e ibridi (rispettivamente allo 0,3% e 0,8%).

In Abruzzo l’elettrico si attesta allo 0,1% e l’ibrido segna lo 0,4%. Il gasolio rimane preponderante e copre il 93,5% del parco. Nel Pescarese, le quote di mezzi ad alimentazione alternativa sono in linea con il dato regionale. Pescara registra la percentuale più bassa rispetto alle province limitrofe pari al 92,6% di autocarri alimentati a gasolio, mentre quelli a benzina sono il 3,3%.

Anche il panorama nazionale relativo all’alimentazione del parco autobus è stabile rispetto al 2021, sebbene con qualche piccolo segnale di miglioramento: la maggior parte dei mezzi in circolazione rimane a gasolio (92,7% rispetto al 93,3% del 2021), mentre le quote di elettrico e ibrido registrano una leggera crescita e riescono a raggiungere l’1,2% (rispettivamente 0,8% e 0,4%). 

In Abruzzo l’ibrido rimane a quota zero, mentre l’elettrico arriva allo 0,9%. Il gasolio scende leggermente e tocca il 94,8% (nel 2021 le cifre segnavano il 95,1%) e il metano supera il 4%. La Provincia di Pescara segna la percentuale più alta in regione nella categoria autobus elettrici con il 2%; ciononostante la quota maggioritaria è registrata dall’alimentazione a gasolio (96%). Il restante parco circolante è alimentato a metano (2%). 

Categoria Euro: Pescara la Provincia più virtuosa con oltre un autocarro su cinque Euro 6

Nel comparto del trasporto merci nel 2022 prevalgono a livello nazionale gli Euro 5 e gli Euro 6 che, insieme, raggiungono il 37,5% del totale. Una percentuale elevata che supera le categorie più vecchie, dalla 0 alla 2, che coprono il 30,7% del parco. Ciononostante, è da notare quanto sia ancora diffusa la classe Euro 0 che, da sola, arriva al 14,5%.

La situazione in Abruzzo vede gli Euro 0 attestarsi al 17,3% e, in generale, le classi più vecchie fino all’Euro 2 sfiorano il 37%. Le classi meno inquinanti raggiungono il 27,7%, crescendo di oltre 2 punti percentuali rispetto all’anno precedente (25,3%).

La Provincia di Pescara registra una quota interessante di Euro 6, corrispondente alla percentuale più elevata in Regione (21%) e una conseguente quota più bassa per gli Euro 0, Euro 1 ed Euro 2 con un dato complessivo per queste tre categorie pari al 34%.

In Italia, la percentuale di autobus appartenenti alle categorie Euro 5 ed Euro 6 rappresenta quasi la metà del parco, raggiungendo il 48%. Anche in questo caso, stupisce negativamente la quota degli autobus di categoria Euro 0 ancora in circolazione, che copre l’11,4% del parco.

Gli Euro 0 in Abruzzo, toccando il 12%, si allineano alla media nazionale, mentre gli Euro 5 e gli Euro 6 crescono e superano il 39%. La situazione mostra il parco circolante più inquinante della Regione per la Provincia di Pescara, che registra la percentuale più elevata in Abruzzo di Euro 0 (17,7%) e la quota più bassa per le classi più giovani Euro 5 ed Euro 6 con il 18,9%.

Anzianità: la Provincia di Pescara ha la percentuale più alta di autocarri giovani sotto i 10 anni di età

Nell’analisi per fasce di anzianità, nel 2022 il parco circolante di autocarri per il trasporto merci in Italia risulta decisamente agée, caratterizzato da una preponderanza di mezzi tra i 20 e i 30 anni (18,6%), seguita dalla fascia 15-20 anni che segna il 16,7%. In crescita la categoria “oltre i 30 anni” che rappresenta il 15,6%, valore in aumento rispetto al 2021. I veicoli “da 0 a 10 anni” arrivano complessivamente al 33,9%, anche se risulta ancora basso il dato relativo agli autocarri nuovi, da 0 a 1 anno (3,6% del parco circolante).

Anche in Abruzzo la fascia d’età più diffusa è quella dei 20-30 anni (21,1%). Le percentuali si abbassano rispetto al valore nazionale considerando le categorie più giovani: il 24,4% dei mezzi ha massimo 10 anni e solo il 2,1% massimo un anno. La Provincia di Pescara presenta la quota regionale più alta di autocarri sotto i 10 anni di età, corrispondente a quasi un terzo del parco circolante, pari al 28,1%, mentre i mezzi sopra i 40 anni (6,7%) sono in linea con il dato regionale.

La fotografia nazionale si ripropone sostanzialmente molto simile anche nel segmento del trasporto persone, dove la fascia di anzianità tra 0 e 5 anni rappresenta un quinto del totale (20,8%). Una quota leggermente in crescita rispetto all’anno precedente, ma ancora ampiamente superata dalla percentuale di mezzi vecchi di oltre 20 anni, che nel 2022 raggiunge il 27,6% (nel 2021 era a 26,9%). La differenza aumenta in Abruzzo, dove la fascia di oltre 20 anni sfiora il 33% e quella di massimo 5 anni arriva solo al 15,4%. Pescara è la provincia con la percentuale più bassa di autobus recenti (tra 0 e 5 anni corrispondono solo al 9,6%) e quella con il tasso più alto di mezzi di oltre 20 anni (45,3%).

 Fonte: Elaborazione Econometrica su dati ACI

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