Requiem per la Quercia storica di Moscufo

ANAS non accetta compromessi. Le associazioni: "Lotteremo fino alla fine. Invitiamo tutti mercoledì mattina al Sit-in sotto l'albero alle ore 8.00"

Maria Luisa Abate
20/07/2022
Associazioni
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comunicato stampa delle associazioni:

-Coordinamento Salviamo gli Alberi di Pescara, CONALPA delegazione Pescara Chieti - Archeoclub d’Italia – Italia Nostra sezione “Lucia Gorgoni” di Pescara - GUFI Gruppo Unitario Foreste Italiane - Mila Donnambiente - Le Majellane – La Galina Caminante - Comitato Strada Parco Bene Comune – AIAPP - FIAB Pescara Bici - Ass. ASTRA - Touring Club Pescara - Oltre il Gazebo no Filovia

-Riflessione sul tema dell'Arch. Simona Barba, componente del Direttivo della Sezione Italia Nostra "L. Gorgoni di Pescara

 ANAS non accetta compromessi. Abbattimento confermato per mercoledì mattina 20 luglio.  Le associazioni: "Lotteremo fino alla fine. Invitiamo tutti mercoledì mattina al Sit-in sotto l'albero alle ore 8.00"

Continua la lotta per la quercia storica di Moscufo. ANAS non accetta nessun compromesso con le associazioni e si va fino in fondo. Cresce l'indignazione nel Coordinamento Salviamo gli Alberi di Pescara che riunisce numerose associazioni a tutela del territorio. Il taglio dell'albero è ormai imminente. "Ci hanno informato che l'abbattimento della quercia ci sarà mercoledì mattina 20 luglio." commentano le associazioni del Coordinamento, "Nonostante le pressioni da parte del comune di Moscufo, che si è schierato a favore della quercia, l'ANAS non accetta nessun tipo di dialogo e di compromesso. L'ente andrà avanti per l'abbattimento in quanto dichiara di avere tutte le autorizzazioni dagli organi competenti."

"Tutto questo per noi è inaccettabile e siamo pronti a lottare fino alla fine." continua il Coordinamento pescarese, "Questa è una battaglia di civiltà, per salvare il nostro paesaggio storico. Perderemo per sempre un simbolo del paesaggio vestino nella Val Tavo. Per mercoledì mattina chiediamo a tutti i cittadini e alle associazioni, alla stampa, alle televisioni e agli amanti della natura di partecipare al Sit-in di fronte all'albero condannato a morte a partire dalle ore 8:00. Incrocio tra Viale Kennedy e Via Sardegna in zona industriale. Dobbiamo essere in tanti, uniti e solidali, per salvare questa splendida pianta che è diventata simbolo delle tante cattive progettazioni e mancanze di visioni che stanno deteriorando inesorabilmente il nostro patrimonio arboreo"

Le associazioni ricordano ancora una volta i benefici e i servizi eco sistemici prodotti dal grande albero: creazione di habitat per avifauna, mitigazione della canicola estiva, lotta al particolato atmosferico lungo una strada a forte traffico, valore paesaggistico e storico, valore identitario di una intera comunità.  Le soluzioni basate sulla natura e le infrastrutture verdi al posto di quelle grigie, sono una necessità improcrastinabile.

Arch. Simona Barba: La quercia di Moscufo, un simbolo da proteggere.

La lotta dei cittadini, per proteggere la quercia di Moscufo dall’abbattimento da parte dell’ANAS, è una lotta per il futuro.

Se non è chiaro questo è difficile comprenderne l’importanza.

Questo albero rappresenta simbolicamente tutto quello che sappiamo essere importante ma che viene costantemente deriso dalle varie governance. 

Il nostro futuro sarà determinato dal consumo del suolo, dall’assorbimento della CO2, dall’assorbimento delle acque piovane, e dalla bellezza. 

Andare a cementare brutalmente il terreno che la sostentava, perché tanto si è già decretata la sua morte in nome delle grandi stradi lucenti, è una vera e propria violenza sbattuta in faccia a chi abita quei territori.

Il futuro del nostro paesaggio viene negato, il valore della biodiversità della quercia centenaria viene distrutto.

Ci sono tante piccole querce nelle vicinanze, giovanissime, figlie del rinnovamento che costantemente questa quercia madre porta avanti da oltre cento anni. Loro sono il segno tangibile del futuro che dovremmo avere: strade alberate ombrose, terreno vivo e poroso per raccogliere la pioggia, habitat per insetti e fauna.

Ma la realtà ci sbatte in faccia una rotonda in cemento grezzo con alti cordoli, figlia di una mala e insipiente progettazione da parte di apparati che nulla hanno a che fare con quel territorio, con quei paesaggi e con le donne e gli uomini che li abitano.

E altre saranno le opere, figlie ancora una volta di obsoleti ed estranianti metodi progettuali, che negheranno il futuro che dovremmo avere, se si continuerà a pensare che la quercia di Moscufo è solo una, tra tante, e che nessuno si accorgerà della sua scomparsa.

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