Il Sant’Andonije dell’Associazione Fontevecchia

Ufficio Stampa Agenzia Lidea
15/01/2014
Associazioni
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La processione devozionale nei costumi abruzzesi di metà ‘800, illuminata da decine di torce, aprirà le celebrazioni de Il Sant’Andonije organizzato dall’Associazione Fontevecchia a Borgo Case Troiano di Spoltore (Pe), giovedì 16 gennaio 2014.

La manifestazione inizierà alle 18 con l’arrivo di uomini e donne abbigliati secondo i costumi abruzzesi del 1800 e dei “Santantonijari” ovvero coloro che si occuperanno di rappresentare la lotta tra Sant’Antonio ed il diavolo originariamente radunati in vere e proprie “Cumbagnie”. Il percorso inizia dall’incrocio di Via Francia (parcheggio motorizzazione civile), salirà lungo Via Vallecarbone per poi voltare lungo la strada di accesso a Borgo Case Troiano dove troveranno il percorso illuminato dalle torce e le coperte abruzzesi esposte alle finestre.

“E’ un segno di rispetto e devozione - specifica il professor Francesco Stoppa curatore del coordinamento della rievocazione storica, direttore del Centro di Antropologia Territoriale dell’Abruzzo dell’Università d’Annunzio- In testa al corteo saranno le donne che porteranno i canestri devozionali con spighe di grano e i famosi pani di Sant’Antonio davanti all’altare della chiesetta della S. Trinità per la benedizione” il cui rito sarà officiato da padre Egidio del convento dei Frati cappuccini di Pescara Colli. Il religioso celebrerà la messa e al termine i pani benedetti saranno offerti ai presenti; al termine della funzione verrà impartita la benedizione ai presenti e a tutti gli animali che i partecipanti vorranno portare. Subito dopo sarà acceso il grande falò preparato nelle scorse settimane dai volontari di Fontevecchia che, durante le operazioni di potatura e pulizia dei campi, hanno messo da parte legno di quercia, ulivo, fico, acacia, mandorlo, vite, rovi e sambuco oltre le canne secche utilizzate per gli orti della stagione agraria che si è conclusa. Appena si alzeranno le fiamme avrà inizio la sacra rappresentazione della lotta tra Sant’Antonio ed il diavolo tentatore con musica, balli e canti attorno al fuoco. “E’ un’iniziativa  importante poiché legata alla storia della nostra città - dice Luciano Di Lorito, sindaco di Spoltore – Siamo a fianco dell’associazione Fontevecchia è custode di queste tradizioni che vengono divulgate in modo che non vadano perse”. “La rappresentazione del Sant’Antonio - aggiunge Guerino Testa, presidente della Provincia di Pescara – è un nostro patrimonio. Ed è la parte visibile di un periodo che gli antropologi definiscono complesso poiché nel mondo antico c’era il ritorno alla vita rappresentato dal fuoco”. Al termine si terrà la degustazione de Lu Cumplimende: una vera e propria zuppa povera, tipica del mondo contadino, composta da fagioli, pomodoro e brodo di maiale accompagnata da pane, olio e vino rosso messa a cuocere su uno scenografico treppiede in legno, che ha oltre cento anni, alto più di tre metri in una grande caldera di rame che scalderà a fuoco lento la zuppa. Per i Santantonijari, composti da Compagnia Tradizioni Teatine, Il Ramajetto e Camminando Insieme,  le brigantesse dell’associazione Fontevecchia prepareranno “lu sdijune”: una colazione composta, oltre che dal pane e dal vino, da salsicce e “capelomme” ovvero della lonza nostrana ricavata dalla lombata di maiale e lasciata stagionare davanti il camino e da i famosi “cillitti” ovvero pasta di pane, ripiena di marmellata d’uva, cotti al forno a forma di uccellini tipici della festa in onore di Sant’Antonio. “C’è la sinergia di diverse associazioni abruzzesi che operano nel campo della tutela delle tradizioni popolari - conclude Luciano Troiano presidente di Fontevecchia - La qualità della manifestazione è sottolineata dalla cura del professor Stoppa e dalla presenza  della soprintendente per i beni storici ed artistici dell’Abruzzo Lucia Arbace. Invitiamo tutti a partecipare portando un animale da far benedire”.

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