Era il 14 aprile del 2012 quando durante la partita tra Pescara e Livorno, valida per la 35° giornata del campionato di Serie B, il calciatore degli ospiti Piermario Morosini ebbe un malore sul manto erboso dello stadio Adriatico di Pescara.
La gara era indirizzata sullo 0-2 per gli amaranto quando al 31' accadde qualcosa che nessuno si sarebbe mai immaginato: mentre i biancazzurri di Zeman impostarono la manovra di gioco con il pallone al limite della rimessa laterale il calciatore con la maglia numero 25 cadde a terra, tentando per 2 volte di rialzarsi per poi cedere definitivamente.
Immediati i soccorsi da parte dello staff medico del Pescara, dato che la panchina era molto più vicina al giovane. I medici praticarono il massaggio cardiaco in attesa dell'arrivo dell'ambulanza, ostacolata all'ingresso dal campo di gioco a causa dell'automobile della Polizia Municipale.
Sul terreno di gioco, ad aiutare i medici, c'è anche Leonardo Paloscia, primario del reparto di Cardiologia dell'Ospedale Santo Spirito di Pescara. Sia in campo che sugli spalti c'è tanto sgomento e paura con i calciatori di entrambe le squadre e tutto l'impianto sportivo ad invocare la sospensione della partita.
L'ambulanza, entrata sul terreno di gioco, soccorrono il ragazzo per poi trasferirlo al Pronto Soccorso di Pescara. Alle 17:00 arriva la drammatica notizia: Piermario Morosini è morto. Successivamente il Dottor Paloscia dichiarerà che il “cuore di Morosini non ha mai fatto un battito”.