Discarica di Bussi: Zanoni, "L'Ue incentivi e aiuti la bonifica"

Redazione
11/11/2013
Attualità
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"L'Ue verifichi se le autorita' italiane hanno rispettato la normativa comunitaria ambientale nel caso della mega discarica abusiva a Bussi sul Tirino (Pscara), in Abruzzo, scoperta nel 2007". Lo chiede Andrea Zanoni, eurodeputato Alde (Alliance of liberals and democrats for europe) e membro della commissione Envi ambiente, sanita' pubblica e sicurezza alimentare al Parlamento europeo, sottoscrivendo un'interrogazione insieme alla collega Erminia Mazzoni e d 21 eurodeputati. "E' fondamentale - afferma - avviare una bonifica totale dell'area per garantire la massima sicurezza ai cittadini della zona".

"L'intera area si trova sotto sequestro e secondo le associazioni ambientaliste i valori di cloroformio, tricloroetilene, diclorometano, tetracloruro di carbonio presenti nella falda acquifera superano migliaia di volte i limiti di legge; inoltre, sarebbe stata accertata la presenza di diossina", si legge nell'interrogazione.

"Il sospetto che per decenni e fino al 2007 circa 500mila cittadini della Val Pescara hanno utilizzato e bevuto acqua inidonea al consumo umano fa venire i brividi - incalza Zanoni - Per questo abbiamo chiesto alla Commissione europea di verificare cosa e' stato fatto dalle autorita' italiane per far fronte a questa situazione e proteggere la salute dei migliaia di cittadini della zona".

L'interrogazione chiede anche a Bruxelles di "negoziare con le autorita' competenti una programmazione dei fondi strutturali del periodo 2014-2020 che garantisca il finanziamento per la bonifica dell'area" al momento che "secondo gli studi fatti dall'Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (Ispra), si stima un danno ambientale di 8,5 miliardi" e "per la bonifica occorrono circa 600 milioni di euro, mentre ce ne sono 50 milioni, messi a disposizione dal governo".

"Qualche giorno fa ho ricordato al ministro per le Politiche europee Enzo Moavero, presente a Bruxelles, le 104 procedure d'infrazione Ue, delle quali 29 ambientali. L'Italia deve smetterla di avvelenare l'ambiente e i suoi abitanti", conclude l'eurodeputato.

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