Per la rassegna "Corrispondenze", Lucio Rosato e Franco Summa sono protagonisti della mostra "Labirinto quotidiano" a Usomagazzino fino a sabato 7 aprile. La mostra espositiva dei due artisti di cui Franco Summa maestro quando, negli anni settanta, insegnava discipline pittoriche al Liceo Artistico di Pescara e Lucio Rosato allievo è una prospettiva speculare dello sguardo che avvolge il tempo e lo spazio della narrazione è un riprendere il filo, sulla via del dipingere, nella riflessione (maestro-allievo) di un pragmatismo esistenziale in orizzonti ancora concettuali. Franco Summa, nato a Pescara, è stato allievo di Giulio Carlo Argan a Roma dove si è laureato in lettere moderne con tesi in Estetica. Titolare della cattedra di discipline pittoriche nel liceo artistico di Pescara ha svolto attività didattiche in accademie di belle arti e facoltà universitarie di architettura e lettere. Dal 1964 si sono susseguite le sue partecipazioni a manifestazioni artistiche in ambito nazionale e internazionale tra cui: la Biennale di Venezia (1976 e 1978), la triennale di Milano (1979), Documenta Urbana (Kaessel 1980), Arte e critica alla galleria d'arte moderna di Roma (1981), o territorio pratica artistica e projectaço (San Paolo 1983), itinerari paralleli (Hamilton 1987), Premio Michetti (premiato) a Francavilla al mare (1988), le temps de l'aileurs (Parigi 1994), Design og idenditet (Copenaghen 1996), Cromofobie (Pescara 2009). Ha realizzato numerose opere di arte ambientale; tra queste: un arcobaleno in fondo alla via (Città S. Angelo 1975), silenzio rosa (Venezia 1976), torre geneaologica (Penne 1979), la porta del mare (Pescara 1993), la raccolta (Bolognano 2006), Pastor Angelicus (Roma 2008). Tra le sue pubblicazioni: la città della memoria (Mazzotta, Milano 1986); la vita è sogno la vita è segno (Tracce, Pescara 2000); poeticamente abita l'uomo (Modo, Milano 2003); Town Art l'Arte della città (Gangemi, Roma 2007).