In una parola: capolavoro. In due parole: Serie A2. La Ogan Pescara trionfa nel girone Abruzzo-Marche della Serie B maschile grazie alla vittoria di ieri (domenica) nella finale dei play-off giocata contro il Città Sant’Angelo sul neutro del Centro Tecnico FIGH di Chieti. Il 33-26 (p.t. 14-12) premia la stagione perfetta dei biancoazzurri, imbattuti e capaci di inanellare undici vittorie in altrettante partite disputate tra regular season e play-off. Un traguardo storico, quello della Serie A2, mai raggiunto prima dal club del presidente Elio Genobile e che la città adriatica riabbraccia a distanza di sei anni (2015) dall’ultima volta.
Finale intensa, quella tra Pescara e Città Sant’Angelo. È un derby, entrambe le squadre hanno eliminato una marchigiana in semifinale (Monteprandone e Cingoli ndr). Tutto in 60’. Gli arancioni di coach D’Elia sbloccano, ma già al 15’ Pescara, col coast-to-coast di Pieragostino e con una serie di penetrazioni targate Di Marco, è avanti sull’8-5. La difesa pescarese non brilla, ma i gol arrivano puntuali. Il top scorer del match sarà Francesco Rigante, autore di dieci segnature e di una prestazione d’autore. Time-out angolano sul 9-6, ma al rientro è ancora la Ogan ad accelerare (12-6 al 22’). Città Sant’Angelo incassa il colpo ma riparte con verve. Approfittando di un doppio passaggio in superiorità numerica, Colleluori e compagni sono bravi a tornare sul 12-11 con un break di 5-0 che spaventa Pescara. Si va all’intervallo sul 14-12. Bastano dieci giri di lancette della ripresa per accendere ulteriormente il match: Pieragostino viene punito dalla coppia arbitrale con la terza sospensione temporanea (irregolarità ravvisata sulla battuta di Città Sant’Angelo dopo il gol subito) e Pescara perde il suo miglior marcatore stagionale sul +2 a 20’ dal termine. Sembrerebbe tutto in salita, ma Facchini e compagni si compattano. Dentro Simone Pellegrini. Colaprete para un sette metri fondamentale, Aldamonte fa il 22-18 che al 43’ vuol dire sospiro di sollievo. Pescara resta lucida. Rigante insacca il 25-20 al 50’. La tranquillità è il 29-24 di Facchini al 57’. Giochi fatti. Gioia immensa. Pescara è in Serie A2.
“Credo che la squadra abbia fatto qualcosa di veramente gigantesco”, è il primo commento post-partita del tecnico Michele Mastrangelo. “Ciò che si vede dall’estero è un lavoro finito, ma è il risultato di allenamenti, di un’attività portata avanti anche in condizioni un po’ anomale, in un periodo così delicato in cui ognuno dei ragazzi è riuscito a mantenere l’unione, l’intensità, la compattezza. Ognuno ci ha messo del suo, dentro e fuori dal campo e questo è un motivo per cui devo ringraziare ogni singolo elemento della squadra. La finale è stata una partita tesa, non facile come avevamo previsto. Abbiamo espresso una buona pallamano, a tratti ottima, concedendo però veramente troppo in difesa ad un Città Sant’Angelo a cui faccio i complimenti per la prestazione offerta e per il talento indiscusso dei suoi giovani. Nulla finisce qui – continua – perché abbiamo gettato le basi per la prossima stagione. Certamente non serviranno solo giocatori, ma anche ampliare le collaborazioni, le partnership, il ventaglio degli sponsor e di persone che vogliono credere in questo progetto col quale è nostra intenzione riportare la pallamano pescarese ai vertici. È una sfida nella quale vogliamo gettarci a capofitto”.