Il Lunedì del Delfino

La rabbia del tifo organizzato e l'ultima edizione de La Storia del Pescara raccontata da Gianni Lussoso

Fabio Rosica
07/06/2021
Sport
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A distanza di un mese dall’ultimo editoriale, torniamo a farci sentire. Alcuni episodi degni di cronaca, un annuncio importante e la promessa fatta di proseguire nella delicata opera di sensibilizzazione pubblica e a salvaguardia del Delfino dalle fameliche grinfie di chi lo ha catturato per farne ciò che più gli aggrada, ci impongono di uscire nuovamente allo scoperto.

Sabato scorso, tramite un comunicato dai toni pesanti e quanto mai espliciti, il tifo organizzato a firma Pescara Rangers ha espresso senza mezzi termini il suo pensiero in merito all’operato della società, anzi, per meglio dire, del suo presidente, che nei fatti, essendo l’unico e il solo a prendere le decisioni, ne è il destinatario assoluto. Forse tardivo? Magari inutile? Chissà, certo è che con il ritorno del pubblico sugli spalti, per chi durante l’ultimo campionato ha potuto far finta di nulla, l’aria è destinata a cambiare. Le (false) verità raccontate a proprio piacimento, per lo più tramite l’ausilio dei microfoni benevoli della ben nota emittente televisiva di proprietà di chi gli è amico, a cui nessuno credeva, ma che non potevano essere contestate, se non tramite le pagine dei social, ebbene Covid permettendo, presto riceveranno immediata risposta dagli spalti. Le contestazioni arriveranno forti e chiare e non basteranno i Twitter sdolcinati, che magari possono piacere al resto d’Italia, dove non devono subire quell’arroganza e prepotenza tipiche di chi non ammette repliche, a tacerle.

I tifosi sono stufi di essere presi in giro, non credono più nemmeno a mezza parola, fra quelle spudoratamente emesse dal padrone assoluto del Delfino. Anche lo striscione che vedete in foto (Cercasi autista), apparso sempre sabato scorso fuori dai cancelli della Tribuna Maiella dello Stadio Adriatico, per quanto sia pure divertente, racconta solo la triste realtà di una società che di fatto non esiste. Daniele Sebastiani si è finora circondato esclusivamente di tanti “signorsì”, figurine di contorno, i cui nomi sono buoni solo a riempire gli almanacchi, ma nei fatti inesistenti e destinate, al massimo e per l’appunto, a ruoli come quello di autista … Dovrebbero avere un minimo di amor proprio costoro, ma evidentemente pecunia non olet.

Fortunatamente la Pescara Calcio possiede un patrimonio calcistico storico pre-Sebastiani, che non solo costui mai potrà cancellare, ma che anzi ogni giorno lo costringe ad un raffronto, da cui, inevitabilmente, esce sconfitto. A ricordarlo, a lui e a tutto il popolo biancazzurro, ancora una volta ci ha pensato Gianni Lussoso, il decano dei giornalisti locali, che da pochi giorni ha dato alle stampe l’ultima versione, arricchita e aggiornata, de La Storia del Pescara, da egli stesso raccontata e con una nuova prefazione a cura di chi vi sta scrivendo. Un prezioso volume di ben 450 pagine, che potrete richiedere direttamente all’autore, oppure acquistare presso l’edicola della stazione di Pescara, lato biglietteria, al prezzo di € 20,00 (venti).

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