Pignoli: “In un momento così complicato occorre essere al fianco delle famiglie bisognose"

"Se non ci sono i fondi consiglieri e assessori rinuncino ad un mese di gettoni di presenza o stipendio o si utilizzino i soldi incassati dalle multe fatte in città con gli autovelox”

Redazione
27/03/2021
Politica
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“In un periodo che continua ad essere difficile per tante persone e tante famiglie diventa necessario ripristinare i buoni spesa del Comune di Pescara così come accade in altri centri limitrofi”.

Lo sostengono il capogruppo dell’Udc al Comune di Pescara Massimiliano Pignoli e il consigliere comunale Berardino Fiorilli che lunedì invieranno in tal senso una lettera al sindaco Masci e all’assessore all’Ascolto del Disagio Sociale Nicla Di Nisio.

“Siamo fra consiglieri e assessori tempestati da giorni di telefonate di cittadini che chiedono che siano ripristinati i buoni spesa. La situazione è gravissima e per questo occorre mettere in atto azioni concrete per rispondere ai bisogni dei cittadini così come stanno facendo comuni limitrofi a quello di Pescara. I cittadini pescaresi si chiedono come mai in altri comuni si possono avere i buoni e a Pescara no per cui chiediamo a gran voce, facendoci portavoce delle richieste dei pescaresi in difficoltà, di poter fare ricorso a questo strumento di sostegno. Per questo lunedì protocolleremo questa lettera da inviare a sindaco e assessore. In questo momento storico le istituzioni devono essere ancora più vicine alla gente e dimostrare una vicinanza reale al territorio e c’è bisogno di intervenire ancora di più di quanto fatto. Ma - aggiungono Pignoli e Fiorilli - qualcuno potrebbe obiettare. Come fare se non ci sono i fondi? Per questo la proposta che noi facciamo è duplice: da una parte devolvere perché no un mese di emolumenti e gettoni di presenza di assessori e consiglieri comunali e anche dei dirigenti così lanciare un messaggio di vicinanza alla gente e dall’altra se proprio l’ente non riesce a scucire dal bilancio fondi da utilizzare per i buoni spesa, almeno in questa fase, che si utilizzi allora una parte dei soldi ricavati dalle multe fatte con l’autovelox in varie zone della città. Parliamo di soldi in conto corrente e dunque subito spendibili”.

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