Mobilità ciclistica a Pescara: sarà dura onorare il premio

FIAB Pescarabici
06/08/2020
Attualità
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In città, per quelli del posto in zona Rampigna, da pochi giorni fa bella mostra di se la prima rotatoria ciclabile urbana. Il Comune si è anche beccato un premio per questa roba qui: l'Urban Award 2019, che il Sindaco Carlo Masci ha personalmente ritirato, martedì 6 novembre 2019 a Milano, nell'ambito di EICMA, Esposizione Internazionale del Ciclo e Motociclo. L'Urban Award è il premio per la mobilità sostenibile, ideato da Ludovica Casellati, direttrice di Viagginbici.com, assegnato all'epoca per l'idea del progetto PESOS, Pescara Sostenibile, che però ora è in fase id realizzazione.

Progetto, cofinanziato dal Ministero dell'Ambiente, che viene da lontano, sia come ideazione e stesura (2016/17) che come posto in graduatoria, curiosamente quasi tra gli ultimi (76 su appena più di 80). Eppure adesso premiato ("Il Comune più green per la mobilità del 2019 è Pescara", così i titoli di diverse testate)  e ora a quanto pare anche citato da fonti autorevoli (la mobility manager di Fano la vorrebbe in ogni rotatoria interquartieri, richiamando la scuola di Copenhagen!).

Peccato che da queste parti, invece, non tutti la pensino così, specie certi automobilisti che, grazie al vecchio stratagemma del "solo un minuto", ritengono di poter rimandare ad un tempo futuro indeterminato un cambiamento ormai tracciato, anche cromaticamente, per terra, sotto le ruote delle loro auto: pista ciclabile con fondo blu contornata da quadrettoni bianchi (questo prevede il progetto di ciclopolitana).

Ma l'Assessore alla mobilità Luigi Albore Mascia rincara anche la dose: fuori sacco, fuori Pesos, ha già infilato tre case avanzate, lungo C.so V. Emanuele, in prossimità degli incroci per accogliere in sicurezza i ciclisti, e adesso arriveranno anche le corsie ciclabili promiscue, light, popup, di emergenza, che in diverse vie si mangeranno un metro di corsia stradale su cui gli "amanti delle automobili" potranno certamente transitare, ma non parcheggiare.

Al circuito ciclabile di cui alla rotatoria del Rampigna, oltre alle corsie già realizzate sui due ponti principali della città, D'Annunzio e Risorgimento, farà presto compagnia quella di Piazza Unione, ciclabilmente  agganciata, a sud e con due corsie monodirezionali, a via Marconi, prossima ad essere, così si dice, sostenibilmente rivoluzionata (stranamente però senza neanche un centimetro riservato per le due ruote).

Tra monopattini, case avanzate, corsie ciclabili promiscue, bici in prestito, ciclostazioni, totem contaciclisti, pedibus e quanto prima stalli e bike sharing, oltre ad un pacco di piani legati al PUMS che l'assessore Mascia si appresta senza indugio a varare (dentro anche un bel Biciplan), c'è chi resiste e non abbandona il vecchio vizio di parcheggiare sulle ciclabili, seppur nuove (vanno pure inaugurate, no?), e chi si prende pure la libertà di lasciare il camion traslochi, in assenza di cantiere, sul marciapiede, sulla pista ciclabile e sulla corsia preferenziale dell'autobus, rigorosamente contromano. Solo un minuto!

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