Il Lunedì del Delfino

Pillon e il "suo" Pescara

Fabio Rosica
04/03/2019
Sport
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Questo Delfino si mostra sempre più affine, nel carattere e nelle “movenze”, al suo allenatore, tanto nel bene quanto nel male. Apparentemente sembra che nulla possa metterlo in seria difficoltà, comprese le critiche e, a volte, le parole poco paterne del suo presidente. Come se nulla intorno stesse accadendo, si prepara per la sfida in programma e scende in campo, poi vada come vada, ma la coscienza sarà sempre a posto.

Dopo la sconfitta di Benevento, nel turno infrasettimanale, le critiche sono piovute copiose, addirittura non tanto dalla tifoseria, quanto da Daniele Sebastiani, che non si era divertito come sperava e come la classifica, ormai rassicurante in termini di permanenza nella serie cadetta, lasciava immaginare. In effetti, in terra campana, più che il risultato finale (2-1 a favore dei Sanniti), ha fatto scalpore l’atteggiamento remissivo mostrato in campo dai biancazzurri. Nonostante la pessima prestazione, però, il Pescara stava portando comunque a casa un fondamentale pareggio, frutto di una rete un po’ fortunosa del solito Leonardo Mancuso. Bepi Pillon, a quel punto, anziché giocarsela alla pari, ha assecondato (o è stato il contrario, come detto sopra?) il momento negativo dei suoi uomini, chiudendosi a riccio in difesa, con cambi davvero arrendevoli e gli stregoni giallorossi hanno così piazzato la rete della vittoria.

Dopo una successiva conferenza stampa assolutamente non polemica e privato alla vigilia anche di capitan Brugman, infortunato, il tecnico trevigiano, evidentemente pienamente consapevole tanto delle forze, quanto dei limiti di questo Delfino, ha poi sconfitto, ieri pomeriggio, il temibile Spezia dell’ex Pasquale Marino. I liguri hanno venduto a caro prezzo la loro pelle, giocandosela fino alla fine, seppur in inferiorità numerica e, tutto sommato, non avrebbero demeritato un pareggio. Questo campionato si sta mostrando, però, imprevedibile e, forse, ammettiamolo, anche di scarso livello tecnico, così che ad una squadra come il Pescara, per esempio, sembra più che sufficiente avere a disposizione il miglior portiere attualmente in circolazione in serie B, oltre al secondo miglior marcatore, per veleggiare senza troppi problemi nelle zone alte della graduatoria. Insomma, pur senza mai brillare eccessivamente e senza mai davvero dominare gli avversari di turno, il Delfino sembra ormai destinato a potersi davvero giocare le sue carte per la promozione, forse fino alla fine, almeno ce lo auguriamo.

La prossima gara in programma vedrà, sabato 9 alle ore 15, i biancazzurri sfidare in trasferta i veneti del Cittadella, freschi vincitori, non poco a sorpresa, confermando, tra l’altro, quanto sopra scritto in merito alla qualità del campionato, della capolista Brescia, per di più in terra lombarda. Ai margini della zona play off, la squadra allenata da Roberto Venturato proverà a sgambettare un’altra grande: sarà senz’altro una partita da tripla, almeno prima del fischio d’inizio. Unica nota stonata e già sicura, per quanto concerne l’undici che Bepi Pillon manderà in campo, l’assenza per squalifica di Manuel Marras. Il cosiddetto “uomo in più” del Delfino, quest’anno, non sarà facilmente sostituibile. Il tecnico trevigiano dovrà assolutamente inventarsi qualcosa, altrimenti il duo d’attacco formato da Mancuso e Monachello, correrà il rischio di rimanere a lungo senza i necessari rifornimenti, a cui sono invece abituati, grazie ai polmoni e alle gambe del barbuto genovese.

 

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