Pareggio in extremis del Delfino a Cosenza

Luca Crecco pareggia con una rete molto contestata il momentaneo vantaggio calabrese ad opera dell'ex Maniero

Fabio Rosica
30/10/2018
Sport
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Un Delfino imballato e quasi mai pericoloso, solo nel finale, grazie a un “goal fantasma” assegnato dopo veementi proteste da parte dei padroni di casa, evitava la seconda sconfitta consecutiva : 1 - 1 il finale.

Decima giornata di campionato per la stagione di Lega B 2018/2019, secondo turno infrasettimanale dei cinque previsti. Temperatura di circa 13° allo Stadio San Vito Gigi Marulla, umidità percepita al 92%, nubi sparse. Ha arbitrato Francesco Guccini della sezione di Albano Laziale. Le formazioni si erano così schierate al calcio d’inizio delle ore 21:

Il Cosenza di Piero Braglia ha schierato un 4-3-1-2, con Cerofolini in porta, Corsi, Idda, Dermaku e Legittimo sulla linea difensiva, Verna, Palmiero e Mungo a centrocampo, l’ex biancazzurro Baez sulla tre quarti, Tutino e Maniero in attacco.

Il Pescara di Bepi Pillon si era presentato con il solito 4-3-3 iniziale, schierando in porta Fiorillo, poi Ciofani, Gravillon, Campagnaro e Del Grosso in difesa, Brugman, Memushaj e Machin i centrocampisti, Mancuso, Marras e Antonucci il trio d’attacco.

La cronaca:

Proprio al 45’ arrivava il vantaggio del Cosenza, grazie all’ex Maniero, che riprendeva un’errata respinta di Fiorillo su tiro di Tutino: 1 – 0.

Dopo un minuto di recupero si chiudeva il primo tempo, equilibrato almeno fino alla rete dei padroni di casa.

Al calcio d’inizio della ripresa Monachello subentrava ad Antonucci per il Delfino.

Secondo cambio in casa biancazzurra al 66’ con Del Sole che rilevava Marras.

Prime due sostituzioni anche per i rossoblu di casa al 74’, con Baclet che rimpiazzava Maniero e Garritano per Verna.

Ultima sostituzione per gli ospiti al 79’ che facevano subentrare Crecco al posto di Ciofani.

Si esaurivano i cambi all’87’ con Pascali che rilevava Baez per il Cosenza.

Pareggiava all’88’ il Pescara grazie a un colpo di testa del neo entrato Crecco, con palla bloccata poco dopo la linea di porta da Cerofolini. Parecchie proteste dei padroni di casa, ma il direttore di gara assegnava la rete: 1 – 1.

Dopo cinque minuti di recupero l’arbitro, con il consueto triplice fischio finale, decretava la divisione della posta in palio.

Qualche statistica di seguito:

17 tiri ad opera del Pescara, contro gli 11 del Cosenza. 5 a 1 i calci d’angolo in favore degli ospiti. Tre ammonizioni subite dal Pescara (Ciofani, Memushaj e Balzano) , due dai padroni di casa.

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