Reduci dalla bella vittoria di martedì scorso contro il Crotone, che ha proiettato il Delfino al secondo posto in classifica, dietro al Verona, questa sera gli uomini di Pillon si potrebbero regalare un sogno, davvero impensabile ad inizio stagione. Sconfiggendo il Padova a domicilio, infatti, il Pescara, complice la sconfitta degli scaligeri di misura sabato a Salerno, addirittura si troverebbe, per di più in solitario, alla testa della classifica. Il tecnico veneto, doppio ex nell’occasione, sia da giocatore (quattro stagioni con i biancorossi), sia da allenatore (in un paio di poco fortunati momenti), considera l’occasione un ulteriore incentivo da proporre ai suoi uomini e a tutto l’ambiente, seppur giustamente predica anche la massima attenzione e di non farsi trascinare da facili e pericolosi entusiasmi. Dall’alto della sua esperienza sa bene che arriveranno, prima o dopo, anche i momenti difficili, che però questa squadra, almeno dalle prime impressioni avute in queste iniziali settimane di gioco, ci sentiamo di scommettere saprà ben gestire.
I problemi di abbondanza, che lasciano al tecnico più di un dubbio, circa lo schieramento da proporre in questo posticipo, dimostrano chiaramente che la Rosa è molto più equilibrata di quanto non apparisse al termine del mercato estivo. Parecchi atleti sembrano mostrare una discreta duttilità e intercambiabilità, all’occorrenza anche durante i novanta minuti di gioco. Pensare che il 4-3-3 finora proposto e che ha portato a conquistare solo risultati positivi, non apparirebbe nemmeno come il modulo più adatto a questa squadra. Sembra azzardato scriverlo, ma quando Pillon avrà l’occasione di “sperimentare” magari un 4-4-2, vista la qualità dei centrocampisti di cui dispone, il Delfino potrebbe seriamente rischiare di essere scambiato per un pescecane, robusto, spietato e … affamato!
È piacevole, in fondo, cullare oggi sogni di gloria, anche se dovessimo a breve ritornare con i piedi per terra: troppi bocconi amari ha dovuto ingoiare la tifoseria in questi ultimi anni e questo fortunato periodo rappresenta una boccata d’ossigeno da non disprezzare. Pescara è una piazza ambiziosa e amante del bel gioco, cose notorie a chiunque mastichi calcio e non solo da queste parti, merita dunque di poter disputare una stagione di alto livello. I presupposti, come già sottolineato, ci sono davvero tutti e, cosa da non sottovalutare, lo spogliatoio sembra compatto e in linea con la possibilità di perseguire importanti risultati. I giocatori, quando intervistati, si esprimono tutti con dichiarazioni fin troppo ambiziose, evidentemente consapevoli in prima persona delle loro reali possibilità. Insomma, se questo è appunto un sogno, speriamo di non svegliarci troppo presto.
Fin qui le note positive, mentre quelle dolenti, come ben sappiamo, riguardano il censurabile comportamento sinora adottato dalla Lega e dalla giustizia sportiva. Siamo giunti ad ottobre senza ancora avere certezze sul format del campionato di serie B. Una gestione da terzo mondo (con tutto il rispetto per quelle federazioni) che fa davvero male a tutto lo sport. Girano in questo ambiente davvero troppi personaggi incapaci di gestire il secondo campionato nazionale, la cui storia e le piazze che ha da sempre rappresentato, meriterebbe un rispetto ben maggiore. È davvero sconcertante dover continuamente commentare di tali nefandezze, una condizione inaccettabile e tra l’altro, come sempre accade in questo ambiguo Paese, nessuno, ne siamo certi, rassegnerà le proprie dimissioni, quasi non ci fossero colpevoli. La riforma della giustizia, di cui da troppi anni si discute, necessariamente dovrà passare anche per quella sportiva, che per ovvii motivi paga un dazio pesante a causa della lentezza con cui vengono prese le decisioni.
Nell’attesa che si metta finalmente la parola “fine” a queste vicende, godiamoci quindi l’attesa per questo sogno di una notte d’inizio autunno e, vada come vada, l’importante, per il momento, è anche solo poterci godere questi novanta minuti. A stasera, quindi, per il consueto riassunto della gara.