“Il Comune di Pescara presenterà un’istanza formale e ufficiale al Presidente del Tribunale Civile o al Tribunale delle Società per chiedere la convocazione formale dell’Assemblea dei Soci dell’Aca Spa che abbia all’ordine del giorno esplicitamente le dimissioni degli attuali amministratori e la nomina di una nuova governance aziendale. Non riteniamo infatti corretta la convocazione di un’Assemblea ‘informale’ ricevuta due giorni fa a firma del vicepresidente Di Michele, peraltro non corrispondente all’istanza che Pescara, con altri 11 Comuni soci, aveva inoltrato lo scorso 8 agosto chiedendo una convocazione straordinaria con un ordine del giorno chiaro e non interpretabile. A questo punto riteniamo che non ci siano margini per ulteriori trattative o perdite di tempo perché l’Aca, l’Azienda che gestisce un patrimonio pubblico come l’acqua, non può più limitarsi alla semplice amministrazione ordinaria, ma ha bisogno di una guida”. Lo ha annunciato l’assessore alle Società Partecipate Marcello Antonelli ufficializzando l’iniziativa assunta al termine del vertice avuto oggi con l’assessore al Contenzioso Berardino Fiorilli, con il Direttore Generale Stefano Ilari e con l’avvocato Carlo Montanino.
“La pratica legale – ha detto l’assessore Antonelli – verrà affidata proprio all’avvocato Montanino che già conosce la vicenda del contenzioso del Comune di Pescara con l’Aca, la cui prima udienza si svolgerà a dicembre. Lo scorso 8 agosto il Comune di Pescara e il Comune di Chieti, con altri 10 amministrazioni-socie dell’Aca, hanno inoltrato una richiesta per la convocazione di un’Assemblea tesa a definire la nuova governance aziendale all’indomani della vicenda giudiziaria che ha colpito i vertici stessa della struttura. Due giorni fa è arrivata la nota del vicepresidente dell’Aca Di Michele il quale ha invece convocato un’Assemblea ‘informale’ per discutere del futuro dell’azienda, una risposta che riteniamo non corretta, impropria, e non rispondente alle nostre legittime aspettative. Peraltro la nota è stata firmata da un vicepresidente che, a nostro giudizio, è già decaduto dalla propria carica da due esercizi finanziari. A questo punto intendiamo avvalerci di tutti gli strumenti a disposizione dei soci e inoltreremo al Presidente del Tribunale competente, Civile o Societario, la richiesta formale di convocazione di un’Assemblea ordinaria dei soci Aca con all’ordine del giorno la revoca degli attuali amministratori e la definizione della nuova governance della società, portando avanti la proposta dell’istituzione dell’Amministratore unico per garantire il contenimento dei costi e per rendere più snello e agevole il governo della società stessa. Ovviamente non vogliamo dare un taglio politico alla questione, e infatti il Comune di Pescara si sta facendo carico di coinvolgere tutti i Comuni che con noi hanno sottoscritto la prima istanza lo scorso 8 agosto. Riteniamo imprescindibile che si dia subito un nuovo assetto al governo della società che oggi è alla paralisi, una società che oggi si sta occupando solo dell’ordinaria amministrazione, ma un’azienda che gestisce un bene pubblico fondamentale come l’acqua non può ridurre la propria attività all’ordinaria amministrazione con tutte le problematiche che sono sul tavolo e che riguardano in primis Pescara”.